I 750 miliardi del Recovery fund che l’Unione europea metterà in campo per sostenere gli Stati nella ripresa dalla crisi generata dal lockdown è solo l’ultima in termini di tempo di una serie di risposte che in questi mesi sono state pensate a Bruxelles a sollievo dei settori economici oggi maggiormente in sofferenza: si va dall’oltre un miliardo di euro del Fondo europeo di investimenti a beneficio delle banche perché prestino più agilmente fondi alle imprese, al “sostegno per mitigare i rischi di disoccupazione nell’emergenza” (il cosiddetto Sure che offre un totale di 100 miliardi di euro in prestito agli Stati per pagare la cassa integrazione).

Ci sono poi i 9,4 miliardi di euro del programma Eu4health per fronteggiare “le minacce transfrontaliere e rafforzare i nostri sistemi di assistenza sanitaria”.

L’attenzione dell’Ue non ha trascurato il mondo del turismo e dei viaggi con l’indicazione agli Stati di introdurre voucher e misure per rilanciare il settore, così come agricoltura e pesca possono beneficiare di risarcimenti e aiuti (fino a 50mila euro per piccole imprese agricole).

Le regole sugli obblighi bancari sono state addolcite in modo che gli istituti finanziari possano concedere prestiti con maggiore flessibilità e assorbire più facilmente le perdite.

Più flessibili sono anche le regole a cui si devono attenere gli Stati nell’erogare aiuti e prestiti alle imprese (entro un tetto di 800mila euro). Ci sono altri 37 miliardi dell’”iniziativa di investimento in risposta al coronavirus” a disposizione degli Stati per finanziare le proprie misure di rilancio.

E infine l’Ue – spiega un video del Parlamento europeo – sta al fianco dei Paesi per vigilare che in tempi così difficili la concorrenza dei mercati esteri non infranga le regole generando squilibri e ulteriori danni. Resta, dal punto di vista del Parlamento europeo, da definire meglio il prossimo bilancio pluriennale perché nella sua articolazione sia ancora a fianco dei cittadini europei nel traghettarli fuori dalla crisi e proiettarli nel futuro.
Qui il video: https://twitter.com/Europarl_IT/status/1290731480331759629

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