“Gesù annuncia la liberazione dei prigionieri perché per questa ragione è stato mandato. La sua missione è stata realizzata con la predicazione e con azioni concrete che hanno reso visibile la gioia del vangelo e la liberazione dal male”. Lo ha ricordato don Marco Mani, co-direttore dell’ufficio catechistico della diocesi di Mantova, intervenendo al corso per referenti dei settori per l’apostolato biblico e la catechesi per le persone disabili, organizzato ad Assisi dall’Ufficio catechistico nazionale. “Le guarigioni sono sempre rimando alla guarigione fondamentale che Gesù vuole donare a tutti: liberare dal peccato”, ha aggiunto il sacerdote. Che ha evidenziato inoltre come “per realizzare la guarigione dal male fisico e dal peccato Gesù: incontra e accoglie tutti senza escludere nessuno dal suo ministero e i poveri e gli ultimi sono i prediletti; incontra sempre le persone con amore ascoltandole profondamente e con attenzione”. Tra le annotazioni del sacerdote, l’osservazione secondo cui “la fede in Gesù è fondamentale per ricevere guarigione e per essere strumenti di guarigione per gli altri”. Fede che “si alimenta con la preghiera e con lo stare con Gesù sul monte”. Don Mani ha poi osservato come “per aiutare e guarire Gesù non teme di infrangere tradizioni ed usanze consolidate, perché le persone hanno sempre la preminenza”. “Chi è nel bisogno va sempre aiutato senza tentennamenti o ripensamenti”.

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