Don Pacifico

di Sara De Simplicio

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Giorno nefasto quello di ieri per Sant’Egidio alla Vibrata, per i santegidiesi e in particolare per gli abitanti della frazione di Paolantonio. La domenica del 5 febbraio, infatti, verrà ricordata amaramente visto che ha segnato la scomparsa di due persone molto conosciute e stimate in paese, il meccanico Gabriele Luzii e il parroco emerito Don Pacifico Forlini. Ieri mattina, infatti, lungo la Sp 259, nel territorio di Corropoli, si è consumata la tragedia che ha visto purtroppo protagonista il signor Gabriele, cicloamatore da tanti anni, che si stava dirigendo verso il mare: secondo una prima ricostruzione il 66enne titolare di un’autofficina a Paolantonio è finito sull’asfalto dopo una caduta probabilmente dovuta alla rottura della forcella della bicicletta da corsa. L’uomo ha battuto violentamente la testa e alcuni automobilisti e ciclisti di passaggio hanno subito dato l’allarme: sul posto, infatti, è arrivata subito un’ambulanza del 118 e un elicottero del soccorso ma i tentativi di rianimazione sono stati purtroppo inutili. Quel tratto di strada, all’incrocio per Colonnella e Controguerra, è stato temporaneamente chiuso al traffico per consentire le operazioni di soccorso. Nel pomeriggio, poi, la notizia che ha sconvolto il paese, la morte dell’amatissimo Don Pacì, il 96enne parroco emerito nonché fondatore della parrocchia di San Giuseppe di Paolantonio nel lontano 1969. Dalla casa parrocchiale nella quale ancora viveva, infatti, don Pacifico ieri era stato trasportato all’ospedale di Sant’Omero per l’aggravarsi improvviso delle sue condizioni; alle ore 19 circa, poi, il tragico epilogo. La salma da questa mattina si trova presso la cappella della chiesa di San Giuseppe e i funerali si terranno domani, martedì 7 febbraio, alle ore 15 sempre nella medesima chiesa.

Tanti i commenti e le testimonianze delle ultime ore sui social network: messaggi di cordoglio, tristezza ma soprattutto ringraziamento per tutto il bene compiuto. In tanti a ricordare il mitico don Pacì, da qualche anno instancabile confessore, sempre a disposizione della comunità. Scrive, ad esempio, Patrizia: “ Sono affranta, non ci sono parole per poter colmare questo vuoto, quando una persona ci lascia, un pezzo del nostro cuore va via con lei…. ricordo con affetto Don Pacifico che ha penato tanto quando mi ha preparato per ricevere la prima comunione, insieme a mio fratello, per farmi imparare l’Atto di dolore che ancora fino a poco tempo fa mi chiedeva di ripeterglielo …. Don Pacifico vivrà sempre nel mio cuore… che cosi silenziosamente ci ha lasciato mentre noi siamo Tristi per la sua perdita, altri sono lieti di incontrarlo e di certo so che la sua anima giusta è tra le braccia di Dio Misericordioso”. E poi ancora una signora, Sonia: “Un uomo di notevole spessore, non solo un grande sacerdote ma un padre per tutti noi , sempre pronto ad ascoltare, sostenere e aiutare. Aveva una parola di incoraggiamento per tutto e tutti, accoglieva sempre con il sorriso ed era pronto a condividere tutto! Grazie Don per tutto quello che ci hai dato; per i lunghi discorsi di Iinsegnamento di vita e cristianità ; grazie per essere stato un padre sempre presente e comprensivo!Oggi con te se ne va un pezzo di storia!!!Ci mancherai tantissimo!!!Riposa in pace caro Don Pacì ”. E, infine, Diletta: “Una vita per Dio..Chissà che festa ti faranno lassù..Grazie don Pacì!!! non ti scordar di noi che siamo ancora qui..la tua famiglia parrocchiale che ti ricorda e ricorderà sempre, generazione dopo generazione. Ci mancherai”.

Proprio ieri, le parole della liturgia ricordavano come “non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.”

E don Pacì lo è stato, una luce per la sua comunità…perchè ogni paese, ogni parrocchia ha una storia, e in quella di Paolantonio un ruolo da protagonista fino a ieri lo ha avuto il grande don Pacì, una figura speciale, silenziosa ma costante, un uomo caparbio e saggio, che ha saputo fare della sua vita un capolavoro, firmato sempre e solo con l’indelebile “penna” della fede.

 

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1 commento

  • luciano Marcelli - anno 1949
    10/02/2017 alle 11:35

    ieri ho partecipato, nel mio piccolo, al saluto di commiato dell'amatissimo Don Pacì - che mi ha comunicato e cresimato con Don Ruggero sono sicuro che da LASSU' seguiterà ad aiutarci - Luciano Marcelli

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