L’uomo scopre l’eguaglianza, se si sente libero. La libertà è un valore imprescindibile, non negoziabile, a cui non si può rinunciare, ma essere liberi vuol dire farsi prossimi, vivendo a pieno la relazione con l’altro. L’eguaglianza è saper rispettare le diversità quotidiane, non è qualcosa di assoluto. Senza libertà non c’è eguaglianza, essa però non può essere illimitata. Bisogna tener sempre presente che la propria libertà finisce dove inizia quella dell’altro. La nostra società libera e democratica è nutrita da una sorta di relativismo, cioè questo lasciarsi portare qua e là da qualsiasi corrente che rifugge dalle cose definitive e che favorisce come ultima misura l’individualismo e il desiderio.

Julián Carrón scriveva qualche giorno fa sulle pagine del Corriere della Sera che “tutti tendiamo continuamente a ridurre il nostro desiderio a una immagine creata da noi, perché così pensiamo di avere la soluzione a portata di mano. Ma l’uomo reale non si accontenterà mai. Anzi, il prezzo da pagare è molto alto: soffocare dietro le sbarre della prigione che ci si è costruiti. L’insoddisfazione può essere risanata con l’approvazione di una legge? Tanti credono di sì. Questo spiega la lotta accanita per approvarla. D’altra parte, chi ritiene che questo mini le basi della società si oppone spesso con lo stesso accanimento, senza riuscire a sfidare minimamente, anzi, alimentando, la posizione che combatte.”

Ricordiamoci che la famiglia è un valore umano. Matrimonio e famiglia sono di un solo tipo. Unioni d’altro tipo non possono chiamarsi o equipararsi a matrimonio, e per ragioni conseguenti anche le adozioni. Mescolare quelli che sono i diritti patrimoniali di due conviventi con il tema delle adozioni, aprendo di fatto la porta ad un’equiparazione con il matrimonio è certamente una decisione poco ponderata e incongruente di una legge che deve essere modificata e ridefinita.

Dunque, la realtà creata è costitutivamente relazione, tra l’uomo e la donna, tra l’uomo, la donna e Dio. Relazione che genera nuova vita. Lo stesso Papa dice che matrimonio e altri tipi di unioni sono diversi, ma allo stesso tempo afferma che nella nostra società esistono unioni di diverso tipo, alcune sono matrimonio e altre no. Sono una realtà che esiste e non possiamo nasconderci dietro ad un dito. Sì a più diritti, no ad un’equivalenza con il matrimonio. È di buon senso auspicare un allargamento delle tutele per chi convive, è altrettanto di buon senso affermare che se si paragonano le unioni civili con i matrimoni, e si pensa a un insieme analogo di diritti e di doveri, si smonta la famiglia così come è prevista dalla nostra Costituzione.

La politica deve tornare ad essere un valore autentico che si fondi sulla relazione umana e che consenta all’uomo, “potente e libero” di avere la consapevolezza che, ai molti mali e pericoli in cui può incorrere, l’unico modo per evitarli o cercare di contenerli dipende esclusivamente dalla sua volontà, che racchiude sia la passione per l’eguaglianza che l’esercizio della libertà.

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *