“La libertà di stampa è un bene comune irrinunciabile. I giornalisti non possono vedere spenta la loro voce per interessi meschini o per paura della verità”.

Lo scrive Papa Leone XIV in un messaggio inviato a Lima per la presentazione del “Proyecto Ugaz”, ispirato alla vita della giornalista peruviana Paola Ugaz. Il testo è stato letto da mons. Jordi Bertomeu, commissario apostolico per il caso Sodalicio. “A tutti i comunicatori peruviani mi rivolgo con affetto pastorale: non temano”, afferma il Papa. “Con il loro lavoro possono essere artefici di pace, unità e dialogo sociale. Siano seminatori di luce in mezzo alle ombre”. Il Pontefice richiama anche le “profonde tensioni istituzionali e sociali” in corso nel Paese, esortando “le autorità del Perù, la società civile e ogni cittadino a proteggere chi, dalle radio comunitarie fino ai grandi media, informa con integrità e coraggio”. E ribadisce: “Dove si silenzia un giornalista, si indebolisce l’anima democratica di un Paese”. La “cultura dell’incontro”, spiega, “non si costruisce con racconti manipolati, ma con rigore, obiettività e rispetto”.

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