“Con il Webb possiamo perfino tracciare la luce antica di galassie lontane, che parla dell’inizio stesso del nostro universo”, ha detto Leone XIV riferendosi al titolo della diciannovesima edizione della Scuola, “esplorare l’universo con il telescopio spaziale di James Webb”.

“Grazie a quello strumento davvero notevole – afferma – per la prima volta siamo in grado di scrutare nel profondo nell’atmosfera degli esopianeti, dove potrebbe svilupparsi la vita, e studiare le nebulose, dove si formano i sistemi planetari stessi”. “Ognuno di voi – le parole rivolte ai presenti – fa parte di una comunità molto più grande. Pensate a tutte le persone che negli ultimi trent’anni hanno lavorato per costruire il Telescopio Spaziale e i suoi strumenti e a coloro che hanno lavorato per elaborare le idee scientifiche per la cui verifica è stato ideato. Oltre al contributo dei vostri colleghi scienziati, ingegneri e matematici è anche grazie al sostegno delle vostre famiglie e di tanti vostri amici che avete potuto apprezzare e prendere parte a questa straordinaria impresa, che ci ha permesso di vedere in modo nuovo il mondo che ci circonda”.

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