(Foto Vatican Media/SIR)

“Un’occasione per riaffermare personalmente il nostro ‘sì’ al compito che la Chiesa ci sta indicando”: con queste parole, Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (Cl), invita gli aderenti al movimento a partecipare al prossimo Giubileo di associazioni, movimenti e nuove comunità del 7 e 8 giugno in coincidenza con la solennità della Pentecoste, come già era accaduto nel 1998, quando don Giussani era intervenuto alla presenza di san Giovanni Paolo II. Citando le parole di Papa Leone XIV il giorno della sua elezione (8 maggio), e quelle dell’inizio del ministero petrino (18 maggio) che invitavano all’unità in Cristo, Prosperi chiede “a ognuno di considerare come rivolto a sé l’invito del Santo Padre”. Le parole del Papa, scrive in un messaggio diffuso oggi, “ci sollecitano a una ‘conversione’ radicale di noi stessi e di tutto il movimento, che è la stessa cui Giussani invitava i giovani amici del Péguy negli anni in cui la tempesta del Sessantotto stava introducendo una spaccatura profonda nella Chiesa e nella società. Ciò che è impossibile al mondo, segnato da divisioni sempre più profonde tra culture, popoli e persone, Cristo lo dona a noi con il Suo amore incondizionato, che sempre ‘ci precede’ e ci unisce nel Suo corpo che è la Chiesa”.

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