“La Chiesa non si stancherà di ripetere: tacciano le armi”.

Lo ha ribadito il Papa, che nell’udienza ai partecipanti al Giubileo delle Chiese orientali ha ringraziato “quanti nel silenzio, nella preghiera, nell’offerta cuciono trame di pace; e i cristiani – orientali e latini – che, specialmente in Medio Oriente, perseverano e resistono nelle loro terre, più forti della tentazione di abbandonarle”.

“Ai cristiani va data la possibilità, non solo a parole, di rimanere nelle loro terre con tutti i diritti necessari per un’esistenza sicura”, l’appello: “Vi prego, ci si impegni per questo!”. “Continuate a brillare per fede, speranza e carità, e per null’altro”, il grazie ai cristiani d’Oriente: “Le vostre Chiese siano di esempio, e i Pastori promuovano con rettitudine la comunione, soprattutto nei Sinodi dei Vescovi, perché siano luoghi di collegialità e di corresponsabilità autentica”.

“Si curi la trasparenza nella gestione dei beni, si dia testimonianza di dedizione umile e totale al santo popolo di Dio, senza attaccamenti agli onori, ai poteri del mondo e alla propria immagine”, il monito di Leone XIV, secondo il quale “lo splendore dell’Oriente cristiano domanda, oggi più che mai, libertà da ogni dipendenza mondana e da ogni tendenza contraria alla comunione, per essere fedeli nell’obbedienza e nella testimonianza evangeliche”.

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