(Foto Patriarcato latino)

“Diffondere la cultura della vocazione. La vocazione è una decisione radicale che capovolge la vita e permette a coloro che desiderano seguirla di vivere la propria vita come Dio ha voluto. La vocazione è il frutto della preghiera in una comunità credente, nasce da una famiglia cristiana, è il risultato di un buon lavoro pastorale e di un vero esempio”.

Lo scrive il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, nel suo messaggio per la Domenica del Buon Pastore che quest’anno cade l’11 maggio, nella quale la Chiesa invita a pregare per le vocazioni sacerdotali. La vocazione, spiega il cardinale, in questi giorni in Vaticano per il Conclave, “cresce ascoltando la voce attraente di Dio. Riuniamoci dunque in questo giorno per pregare per le vocazioni nel nostro Patriarcato, unendoci a tutta la Chiesa universale e pregando affinché Dio ci dia ‘pastori secondo il suo cuore’”. Da qui l’incoraggiamento a vescovi, sacerdoti, consacrati, consacrate e fedeli laici, “a fare di questo giorno un’occasione viva di preghiera, riflessione e vera testimonianza che Dio continua a chiamare in questo mondo rumoroso. Vi chiedo di dare a questo giorno un’importanza speciale, di commemorare questo giorno nelle vostre parrocchie e nelle vostre attività, e di farne un’opportunità per incoraggiare i fedeli ad ascoltare la chiamata di Dio”. “Sì, il Signore continua a chiamare! La nostra Chiesa in questa Terra Santa – conclude il patriarca – è ancora fertile di vocazioni, ma ha bisogno di essere accompagnata, ascoltata, incoraggiata e creduta”.

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