MONTALTO DELLE MARCHE – Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei Sindaci che amministrano i Comuni presenti sul territorio della nostra Diocesi. Oggi è la volta di Daniel Matricardi, Primo Cittadino di Montalto delle Marche, Comune che è stato selezionato come borgo pilota della Regione Marche nell’ambito dell’investimento “Attrattivita dei borghi” – Linea A del PNRR, con un progetto di rigenerazione urbana, economica e sociale dal titolo “Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà future”.

Amministrare è più un onore o una responsabilità? Ha un modello o una massima a cui si ispira nella sua attività amministrativa?
Amministrare è, senza dubbio e prima di tutto, un grande onore. Certo è che la burocrazia e le norme attuali caricano sugli amministratori locali responsabilità spesso sproporzionate rispetto alle condizioni di attività degli stessi, quindi la responsabilità rischia a volte di sovrastare quell’onore che comunque ci motiva ogni giorno.
E sì, ho un modello che guida le mie azioni amministrative ed è quello della “diligenza del buon padre di famiglia”. Infatti, quando sono chiamato a prendere delle decisioni o fare scelte, cerco sempre di operare rispettando questa locuzione del diritto privato che affonda le proprie radici nel diritto romano e che trovo sempre molto pertinente e attuale.

Qual è il bilancio di questi anni di mandato?
Sicuramente si tratta di un bilancio molto positivo, sia da un punto di vista amministrativo, che personale ed umano. Le novità straordinarie che si sono presentate per Montalto, infatti, mi stanno anche aiutando a crescere come persona e come amministratore, nel riconoscere e cogliere tutte le opportunità e le situazioni con un approccio più maturo e consapevole. Un bilancio che reputo quindi davvero soddisfacente da tutti i punti di vista.

Qual è la criticità maggiore che ha affrontato in questi anni o che sta affrontando in questi mesi? Invece la delibera di cui è più orgoglioso?
Sicuramente la criticità maggiore è stata quella derivante dalla gestione del periodo pandemico. Oltre alla grande preoccupazione dovuta al virus e all’incertezza, la criticità è stata dettata anche da una piccola contraddizione interiore che ho vissuto nel rispettare e nel far rispettare – come andava fatto – le regole di quel periodo, sentendo però una personale convinzione sull’inappropriatezza di alcune delle norme stesse. Inoltre, essere chiamato a fare da intermediario tra le scelte governative e la cittadinanza che rappresento è stato a volte complesso. Detto ciò, sono molto soddisfatto della gestione e di come, con l’intera Amministrazione, siamo riusciti a prenderci cura della nostra comunità, anticipando anche alcune scelte rispetto all’approccio nazionale, come per esempio la distribuzione delle mascherine alle famiglie dei montaltesi già a marzo del 2020 o l’acquisto da parte della Farmacia comunale di test rapidi sierologici a metà aprile dello stesso anno…
Per quanto riguarda la delibera di cui sono più fiero, invece, ce ne sono alcune di cui vado particolarmente orgoglioso ma sicuramente la delibera che più rappresenta il nostro mandato è quella con cui abbiamo approvato il progetto “Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà future” che abbiamo candidato nell’ambito del PNRR, Attrattività dei borghi-Linea A, e che poi ci ha visto vincere e diventare borgo pilota della Regione Marche. E il mio orgoglio è dovuto non solo al progetto in sé, ma soprattutto al grande lavoro e all’impegno di tutti coloro che ci hanno lavorato: dai dipendenti comunali, agli amministratori, ai professionisti esterni. Abbiamo messo in atto un bellissimo lavoro di squadra, sinergico e funzionale al grande obiettivo raggiunto: un modello che penso possa essere considerato replicabile come buona pratica amministrativa.

Dall’inizio dell’anno nel suo Comune sono stati avviati cantieri per oltre un milione di euro. Di cosa si tratta?
Sì, sono in corso numerose azioni destinate alla rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici e al miglioramento delle strade comunali. Gli interventi interessano il capoluogo di Montalto, con la riqualificazione dell’area bambinopoli e la progettazione di un ascensore che collegherà lo spazio per la sosta delle macchine al centro storico; la frazione di Porchia per il rifacimento della Piazza che sarà collegata con una nuova area verde; l’altra frazione di Patrignone, per la riqualificazione dell’area verde, la realizzazione di un orto aromatico e una pergola con barbecue per vivere al meglio gli spazi comuni. Al via anche altri cantieri per migliorare la viabilità rurale delle strade comunali Lugagnano, Maliscia e dell’Annunziata (a Porchia), e di Via della Scuola, Viale dei Tigli e l’accesso al circolo tennis Salice (a Montalto “capoluogo”). E tutte queste attività sono possibili grazie a un importante finanziamento di 1 milione e 185 mila euro, ottenuto grazie al Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR.
Sono inoltre previste migliorie per il Complesso della Scuola, la Torre Civica e l’Ex Episcopio che saranno oggetto di azioni strategiche incentrate sull’efficientamento energetico. I pannelli e le schermature solari, lavori agli infissi e alle centrali termiche saranno possibili grazie ai fondi del bando CSE – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica del Ministero dell’Ambiente. Il Comune ha ottenuto un contributo di oltre 739 mila euro per quei tre edifici che permetteranno un risparmio rispetto alle spese da sostenere sulle utenze elettriche.
Per citare un altro importante cantiere cittadino attivo in questo periodo, sono anche iniziati i lavori alla passeggiata di San Rocco, tanto amata dai Montaltesi, che verrà riqualificata e valorizzata per cittadini e visitatori. Questo della passeggiata di San Rocco è uno dei progetti finanziati dal GAL piceno, nell’ambito del Progetto Integrato Locale (PIL), “Borghi ospitali: dal mare alle colline picene” che, oltre a Montalto, vede protagonisti anche altri borghi della zona.

Qual è il progetto a cui tiene maggiormente, ma che ancora non è riuscito a realizzare nel Comune da lei diretto?
Sono sempre stato convinto che il territorio nel quale opero necessiti di un’attenzione maggiore rispetto ai servizi sociosanitari. In questo senso stiamo già lavorando da inizio mandato per presentare delle proposte concrete e valide che possano colmare tale mancanza. Quindi, il progetto che ho più a cuore, ma che non ho ancora avuto modo di concretizzare, è proprio quello di realizzare una struttura sociosanitaria in cui poter mettere a disposizione almeno i servizi sanitari di base per le comunità che vivono i territori dell’area interna.

Il cinquecentenario della nascita di papa Sisto V è capitato in un momento storico sfortunato per la città, in quanto  la sede montaltese dei Musei Sistini del Piceno risulta ancora danneggiata a causa del terremoto. Come avete vissuto i festeggiamenti e qual è il bilancio per Montalto?
I festeggiamenti per il cinquecentenario della nascita di Papa Sisto V hanno rappresentato un’imperdibile occasione di visibilità e di attività per il nostro territorio. Abbiamo proposto iniziative diversificate e tutte validissime, prima fra tutte l’approfondimento storico-culturale del Ciclo di Convegni sistini di cui abbiamo poi anche pubblicato gli Atti, come tante altre iniziative collaterali, anche più “leggere”, che hanno permesso di avvicinare alla figura del Pontefice un pubblico molto vasto e differenziato. Le Celebrazioni hanno anche rappresentato un’ottima occasione di sinergia con il Comune di Grottammare, gli altri Comuni coinvolti e anche con i Musei Sistini che hanno organizzato importanti eventi nell’ambito del V Centenario anche a Montalto, e con cui collaboriamo sempre con piacere. Per quanto riguarda la sede montaltese dei Musei Sistini, siamo fiduciosi che inizieranno al più presto i lavori per riportarla alla luce dopo il terremoto del 2016 che tanto ha danneggiato i palazzi del nostro centro storico.

Come vive il rapporto con la Parrocchia?
Possiamo vantare degli ottimi rapporti di stretta collaborazione con Don Lorenzo e con l’intera Parrocchia. Ci confrontiamo e supportiamo spesso su temi che riguardano l’intera comunità e progettiamo anche iniziative comuni, come il recente lavoro di valorizzazione della Cattedrale, sia da un punto di vista illuminotecnico che da un punto di vista documentale e turistico.
Grazie anche al grande impegno di coordinamento e pianificazione di Don Lorenzo, la visita pastorale del Vescovo Mons. Carlo Bresciani dell’autunno scorso a Montalto è stata un’occasione di importante crescita spirituale e umana per tutti, dai più giovani ai più anziani, con una grande partecipazione anche delle numerose realtà associative. Siamo stati sinceramente felici ed onorati che il nostro Vescovo abbia potuto vivere la nostra comunità in maniera così intensa e partecipata.

 

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