Un appello perché “in questo momento importantissimo” chi fa politica e si candida a governare il Paese “parta dal tema della povertà”, perché la Chiesa continua a essere di tutti ma sempre “particolarmente dei poveri e solo così è di tutti”. A lanciarlo è il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – Buone notizie.

La Chiesa – spiega il cardinale – è per la libertà di coscienza, non è certo per la libertà dell’indifferenza, con le sue varianti, da quella diffusa di chi si fa selfie anche davanti alla morte degli altri o a quella polarizzata da uno schieramento agonistico che non fa rigorosamente nulla per rendere migliore l’aria inquinata e poco salubre dell’odio e dell’aggressività”.

Quanto al metodo da adottare in politica, il presidente della Cei lo definisce così: “Lavorare insieme e cercare, da posizioni diverse, l’interesse nazionale, europeo, internazionale. Questi sono legati”.

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