EUROPA – “Vogliamo costruire ponti, non muri”, ha sottolineato Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, incontrando oggi la stampa prima dell’avvio del vertice G7 a Taormina. “Siamo qui per condividere i valori della libertà, democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani”, ha sottolineato, aggiungendo che “come europei crediamo in una società aperta e cerchiamo sempre delle soluzioni multilaterali”. Juncker ha ribadito che nonostante “il 45% degli europei guardi come pericolo la globalizzazione” essa “è invece un’opportunità che vada gestita nel modo corretto” ma che coloro che non condividano tale opinione “vadano compresi”. Ricordando che un terzo del Pil dei Paesi Ue provenga dal commercio con il resto del mondo, e che per ogni miliardo del valore delle esportazioni vengono creati 14mila nuovi posti di lavoro, il presidente della Commissione Ue ha osservato che “oggi in Europa lavorano più persone che mai”, poiché “ad avere un lavoro sono 233 milioni di europei”. Juncker ha segnalato inoltre, che quest’anno, così come nel 2018, la crescita dei Paesi Ue dovrebbe mediamente raggiungere l’1,9% e che il commercio globale ha permesso di far scendere il deficit nell’Ue da oltre il 6% nel 2010-2011 all’1,2-1,6% attuali, aggiungendo anche parole di stima rivolte alla Grecia ormai “ritornata sulla strada giusta” e quindi non più fonte di preoccupazioni.

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