ROMA – “Abbiamo costruito tanto insieme. Ora si tratta di accelerare il passo, perché la comunione sia piena e visibile. Bisogna andare avanti”. Lo dice Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, in un’intervista rilasciata al Sir a margine della 59ª Settimana ecumenica (Castel Gandolfo, 9-13 maggio). “Non so se l’anelito del mondo verso la fratellanza universale sarà possibile in questo secolo, ma so che è possibile. Anzi è sicuro perché è desiderio di Dio. Dio vuole che tutta la famiglia umana sia una famiglia di fratelli”. Riguardo all’impossibilità per i cristiani a causa delle divisioni delle Chiese di partecipare alla stessa mensa eucaristica, Voce dice: “Gesù ha detto: ‘dove due o più sono uniti nel mio nome…’. Non ha detto uniti nell’Eucaristia, ha detto ‘nel mio nome’. E cosa vuol dire essere uniti nel nome di Gesù? Vuol dire essere uniti nell’amore reciproco che Lui ha portato sulla terra. Quindi dove due o più, sono uniti nel suo nome, c’è la sua presenza. Questa presenza di Gesù nel mondo è in un certo senso la prova che noi viviamo già una vera comunione”.

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