ASSISI – “Una giornata che richiama gli uomini e le donne di oggi a riscoprire la gioia del perdono e della riconciliazione con Dio e tra di loro. La misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato”. È quanto ha affermato ieri mattina il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra, durante l’omelia della messa per la festa del “perdono”, nella basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Quest’anno la celebrazione assume un significato particolare, perché unisce l’VIII centenario dell’indulgenza della Porziuncola, concessa da papa Onorio III a san Francesco, nel 1216, all’Anno Santo straordinario della misericordia. “La Porziuncola – ha ricordato il cardinale – culla del francescanesimo, è diventata nel tempo centro di un vasto movimento di pietà popolare e parte della storia della Chiesa universale, sempre unita da vincoli di carità al vescovo di Assisi e al Papa di Roma”. In questo, ha aggiunto, “come non immaginare, con il pensiero, le folle di pellegrini che lungo otto secoli sono qui venuti, in povertà, con la pena nel cuore e con tanto sacrificio, ma pieni di fede e speranza nell’ottenere da Dio perdono e misericordia, per loro e per i loro defunti”. In tale contesto “si può comprendere la prassi e il valore dell’indulgenza, come una grazia speciale che ci consente di realizzare fino in fondo la totale guarigione del cuore”.

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