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I giovani della diocesi sono pronti ad accogliere il Crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto

Di Floriana Palestini

DIOCESI – Francesco poteva essere in migliaia di altri posti, quel giorno: poteva essere in Francia, a vendere pregiatissime stoffe come voleva suo padre. Oppure poteva essere a casa, con una moglie e dei bambini. Invece lo Spirito Santo, che prima lo fece spogliare di tutto per rivestirsi di Cristo, lo ha condotto presso una chiesa abbandonata. E Francesco lì ha forse il più bell’incontro della sua vita, come se già non fosse successo abbastanza.
Il crocifisso di San Damiano ha chiamato a sè Francesco ma si sa, dopo quasi otto secoli, le cose cambiano: dopo otto secoli è il crocifisso a venire da noi, è san Francesco a varcare silenziosamente le porte della nostra Chiesa per parlarci.
Insieme alla statua della Madonna di Loreto verrà accolto nella nostra diocesi giovedì 25 febbraio, ma i due simboli delle Giornate Mondiali della Gioventù hanno cominciato da tempo il loro viaggio in giro per le diocesi d’Italia.
Hanno toccato mani, asciugato lacrime, ascoltato migliaia di storie con il loro fermarsi in ogni diocesi d’Italia e ora sono pronti per guardare noi negli occhi.
L’incontro è fissato per le ore 19:00 al porto di San Benedetto: il crocifisso e la statua arriveranno dal mare e verranno accolti dai giovani della nostra diocesi, i quali poi li porteranno in processione fino alla chiesa di san Giuseppe dove il vescovo Carlo darà inizio al primo dei tre incontri sulla Parola rivolti ai giovani.
È un modo, questo di incontrare i simboli italiani delle GMG, di riconoscersi una volta arrivati a Cracovia, di ritrovare dei volti amici, come quando si incontra un amico dopo qualche tempo. Ci troveremo, in mezzo ai giovani di tutto il mondo, a ringraziare il crocifisso di San Damiano per aver già cominciato a riparare la nostra Casa, a salutare la Madonna di Loreto con affetto di figli.

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