a cura di Giuseppe Gennari

Non era assolutamente facile per i Têtes de Bois – gruppo di musicisti romani che appartengono di diritto alla storia del Festival Ferré di San Benedetto del Tronto per le loro ripetute esibizioni sul proscenio della originale e duratura manifestazione – aggiudicarsi ancora una volta il Premio Tenco con l’ambita Targa per il vincitore nella sezione “Interpreti di canzoni non proprie”, che li aveva già visti vincitori per la stessa sezione nel 2003; e anche allora con un album dedicato all’interpretazione di Léo Ferré, intitolato “Ferré, l’amore e la rivolta”, cui aveva dato il suo apporto di traduttore il Presidente del Centro Léo Ferré di SBT.

Se ci sono riusciti, nell’unanime giudizio della giuria di critici e giornalisti, è perché il CD intitolato “EXTRA” è davvero un album “tutto extra”, nella forma e nei contenuti poetici e musicali, nella sapienza delle orchestrazioni che coniugano melodia e ritmo in una originalità spiazzante e suggestiva, nella esecuzione moderna e avvincente di canzoni di stampo indubbiamente classico, nonché nelle suggestive versioni in italiano di testi di difficile traduzione come lo sono quelli di poeti che oltre al nome di Ferré rispondono a quello di Baudelaire, Rimbaud e Verlaine.

Il tutto imbustato in una straordinaria confezione di presentazione: la favolosa copertina dell’album effigiata dal tocco artistico singolare, meraviglioso e mai imitabile di Ugo Nespolo. L’album EXTRA è nato in sostanza dal lungo sodalizio artistico tra il Centro Léo Ferré, nella persona del suo Presidente Giuseppe Gennari, che ne ha curato la scelta dei brani e le traduzioni, e i Têtes de Bois che hanno anche messo in musica un testo inedito di Ferré, Tango, canzone di apertura del CD.

Ma se I Têtes de Bois sono riusciti a vincere – oltre che per la loro indiscutibile arte e il loro amore per Ferré – è fondamentalmente dovuto all’alto profilo artistico e alla folgorante bellezza dei brani in repertorio: sia le canzoni, tra le quali – solo per citarne qualcuna – non si può non ricordare l’irresistibile e perfida C’est extra, che da nome all’album stesso, l’insinuante e dolce Se te ne vai, la sconvolgente Il mare e la memoria; sia le poesie messe in musica, con la rarefatta atmosfera di Pattinava… di Verlaine, con il vezzoso ammiccare della Maliziosa di Rimbaud, con l’ossessiva impietosa autoflagellazione dell’Eautontimorumenos di Baudelaire.

Insomma, EXTRA, edito da AlaBianca, al di là del fatto di aver avuto l’importante riconoscimento della sua validità nel Premio vinto quest’anno al Tenco, è davvero un cd che sarebbe un peccato non figurasse nelle migliori collezioni di appassionati della canzone d’autore. Nell’album, presentato per ampi estratti in anteprima al 18° Festival Ferré di San Benedetto del Tronto (2013) figurano anche due versioni in poesia italiana cantabile, di Enrico Médail, traduttore storico di Ferré.

Ma non è tutto: Léo Ferré e il suo Festival sanbenedettese sono presenti al Premio Tenco 2015 anche con un altro vincitore: il prestigioso cantautore Mauro Ermanno Giovanardi, che con la sua bella vocalità riscosse un grande successo alla 19° edizione del Festival Ferré (2014) in cui interpretò in anteprima la canzone di Ferré “Il tuo stile”, da cui l’artista ha mutuato il titolo dell’album che la contiene – “Il mio stile” – titolo con il quale si è aggiudicato la Targa Tenco 2015 quale migliore “Album in assoluto dell’anno”.

Festival Ferré e San Benedetto del Tronto sono due espressioni che vanno molto bene insieme e … senza frontiere artistiche, a quanto pare.

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