FERMO – Giovedì 18 luglio alle ore 18 in Corso Cefalonia, 87 presso la Libreria Farlinghetti di Fermo ci sarà la presentazione del libro “Quello che resta. Storia di Stefania Noce – Il femminicidio e i diritti delle donne nell’Italia di oggi” dell’autrice Serena Maiorana.
Il romanzo, dal taglio narrativo e rigore giornalistico, narra le vicende di Stefania Noce, giovane pasionaria di sinistra e paladina dei diritti delle donne, morta di femminicidio nel 2011.
Stefania Noce venne uccisa il 27 dicembre del 2011 all’età di 24 anni insieme al nonno Paolo Miano nella loro casa di Licodia Eubea in provincia di Catania. L’assassino era Loris Gagliano, ex compagno di Stefania. Nella colluttazione venne ferita anche la nonna di Stefania, Gaetana Ballirò. Il Gagliano venne condannato in primo grado all’ergastolo per duplice omicidio.
Il fine dell’autrice, nel narrare questo funesto episodio di cronaca, è focalizzare l’attenzione su un panorama ben più ampio della solo provincia catanese. “Quello che resta” è la storia di tutte le donne italiane, vittime inconsapevoli di un sessismo imperante e di una retaggio culturale maschilista ed ingombrante.
L’autrice rende omaggio alla memoria di Stefania Noce, coraggiosa paladina delle tante battaglie combattute in prima linea contro la discriminazione di genere e a favore dei diritti della donne. Stefania Noce è il simbolo del cambiamento, che ha spinto una comunità intera a portare avanti il suo lavoro in nome della libertà e della giustizia.
Interverranno Serena Maiorana, Enrica Scarpetta, Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità, Meri Marziali, Cpo provinciale e operatrice Centro Provinciale Antiviolenza “Percorsi Donna” e Barbara Ermini, Consigliera di parità per la Provincia di Fermo. Coordina Pina Ferrario, Consigliera di Parità per la Provincia di Ancona.
Serena Maiorana. Nata e cresciuta a Milazzo, si è laureata in Scienze della Comunicazione a Catania, città in cui vive da ormai 10 anni, fatta eccezione per le lunghe trasferte a Roma e Siviglia. Giornalista freelance, ha collaborato con diverse testate (tra le quali La Sicilia, il Giornale di Sicilia e la rivista online Girodivite) occupandosi prevalentemente di critica culturale e di cronaca sociale. Dal 2009 si interessa attivamente di discriminazione e violenza di genere, sviluppando ipotesi per una nuova comunicazione realmente paritaria e organizzando incontri nelle scuole e specifici progetti di formazione sul tema. Nel 2008 ha trascorso un periodo di studi a Roma, entrando in contatto con le redazioni giornalistiche delle trasmissioni Anno Zero (Rai2), Report (Rai3) e La guerra infinita (Rai3). Ha vinto la prima edizione del premio letterario “Raccontare il monastero” (2007) con il racconto “L’abbandono e la polvere nera”, pubblicato dalla Villaggio Maori Edizioni. A partire dal 2010 si è dedicata anche all’attività di addetta stampa e all’organizzazione di eventi culturali, collaborando, tra gli altri, con l’ufficio stampa del Teatro Stabile di Catania, del Bellini Festival e del Teatro Coppola, spazio che ha contribuito a occupare-liberare nel dicembre 2011. È autrice e promotrice del format Me.Ri.Ca, proposta strategica multidisciplinare di marketing culturale per il territorio (2011).
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