SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con riferimento alle segnalazioni giunte da più parti circa la presenza, nelle acque comprese tra il bagnasciuga e le scogliere frangiflutto del tratto più settentrionale del litorale sambenedettese, di inusuali animaletti galleggianti sugli strati più superficiali dell’acqua, l’assessore all’ambiente Paolo Canducci rende noto che già una decina di giorni fa la Capitaneria di porto aveva provveduto a prelevarne alcuni esemplari e a farli sottoporre ad analisi presso il locale Servizio veterinario dell’Asur.

I tecnici hanno comunicato che si tratta di esemplari di “Idotea baltica”, comunemente nota come “pulce di mare”, un crostaceo diffuso in tutto il Mediterraneo che vive a non più di 10 metri di profondità in posidonieti, substrati algali in genere, su terreno detritico, del tutto innocuo per l’uomo. La loro presenza è probabilmente da collegarsi agli strati algali che si sono formati lungo le scogliere dei cui detriti si cibano le pulci di mare.

Alla luce delle ulteriori segnalazioni pervenute in queste ore, l’Amministrazione comunale ha chiesto alla Capitaneria di porto di effettuare un nuovo prelievo per verificare se si riferiscano  sempre all’Idotea baltica già rilevata nelle settimane passate.

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