ROMA – “Affrontare la realtà con senso critico per assumere in prima persona la regia del nostro pensare e scegliere, assumersi il rischio di vivere da cittadini attivi e propositivi in contesti interculturali e digitali, reinventare la propria partecipazione in contesti nuovi recuperando i rapporti umani”: sono alcune sfide per l’oggi secondo la preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium di Roma, che ha introdotto sabato scorso i lavori del secondo appuntamento del corso interdisciplinare su “Dal fake al make. Educarci ed educare nel tempo della post-verità”. Predisporre percorsi educativi rispetto alla realtà digitale da mettere in campo in famiglia, nella scuola e nei gruppi è l’obiettivo dell’iniziativa messa in campo dalla Facoltà Auxilium, che  si propone di rispondere alla domanda: come riconoscere contrastare l’odio online per educare alla cittadinanza attiva e alla riflessività? “Il contrasto alla violenza è al centro della pedagogia salesiana – prosegue suor Ruffinatto – Don Bosco poneva sempre la priorità sul contrasto ad ogni azione di odio. Chiedeva in primo luogo agli adulti di promuovere la crescita in questo senso, così da poter contagiare i giovani”. “Di fronte alle tante forme di odio e di violenza che oggi dominano la rete, in quanto educatori siamo chiamati a metterci nella prospettiva di educare prima che di denunciare” è l’invito della preside dell’Auxilium. “Vogliamo comprendere il fenomeno per promuovere gli ‘anticorpi della rete’ e l’attivismo digitale di cittadini capaci di scegliere”, ha concluso.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *