“Il viaggio dei migranti non è sempre un’esperienza felice. Basti pensare ai terribili viaggi delle vittime della tratta. Anche in questo caso, però, non mancano le possibilità di riscatto, come accadde per il piccolo Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli gelosi, il quale in Egitto divenne un fiduciario del faraone”. Così Papa Francesco nella prefazione a “Luci sulle Strade della Speranza”, una raccolta degli insegnamenti magistrali del Santo Padre su migranti, rifugiati e tratta dall’inizio del Suo Pontificato alla fine del 2017. “Ci sono poi gli esodi drammatici dei rifugiati, un’esperienza che Gesù Cristo stesso provò, assieme ai suoi genitori”, prosegue il Papa: “Come la storia umana, la storia della salvezza è stata segnata da itineranze di diverso genere – migrazioni, esili, fughe, esodi -, tutte comunque motivate dalla speranza di un futuro migliore altrove. E anche quando l’itineranza è stata indotta con intenzioni criminali, come nel caso della tratta, non bisogna lasciarsi rubare la speranza di liberazione e di riscatto”. Francesco ricorda, infine, che “anche oggi i movimenti umani, pur generando sfide e sofferenze, stanno arricchendo le nostre comunità, le Chiese locali e le società di ogni continente”.

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