GROTTAMMARE – Eccoci alla seconda puntata del nostro appuntamento sulle frane di Grottammare. Il mistero più significativo è quello della chiesa di San Niccolò a Mare…E’ stata sempre in mezzo al mare, su uno scoglio oppure vi è scivolata a causa di una delle tante frane? Secondo gli studiosi antichi, come Mascaretti ( 1841) vi scivolò, mentre gli appassionati di storia moderna ( Carminucci ) ritengono che essa sia stata direttamente costruita sul grosso masso nel mare. Di certo sappiamo che esiste un testamento, di un certo Domenico di Partino o Partini  che nel XVII secolo vuole erogare un significativo lascito per restaurare la chiesa di San Niccolò a Mare, a patto che la Comunità ( il Comune) vi costruisca un comodo ponte per collegarla alla terraferma. Evidentemente l’unica via d’accesso per accedere alla chiesa del patrono dei naviganti era dunque via mare, per barca. Parleremo più dettagliatamente del testamento nella prossima puntata…Intanto possiamo anticipare che gli eredi del Partini non tennero conto del testamento, la Comunità lo impugnò, ma d’altro canto, non fece mai costruire il famoso “ponte”, per cui non se ne fece nulla e la chiesa continuò a rovinarsi…

P.S.

Nella foto si piò vedere una mappa ottocentesca dove si vedono, cerchiati verde, i due enormi scogli: Sasso di San Nicola a sinistra, con  addirittura visibili ( sic!) ,, i ruderi della chiesolina di San Niccolo a Mare e a destra, Sasso Piccuto. Entrambi in questa epoca appaiono già interrati e sulla battigia, per il progressivo ritirarsi delle acque marine.

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2 commenti

  • caio
    01/05/2024 alle 23:53

    Il porto non era naturale, al contrario della frana di via Lame. Con ogni probabilita, corrispondendo anche le misure, non bastasse la stampa riprodotta che mostra la nave ancorata al molo , è rimasto visibile e percorribile fino pochi anni fa, davanti all hotel Silvia, poco distante dai due scogli che se non fatti esplodere ora sarebbero nel parcheggio della stazione e sul primo binario. Rimosso con sprezzo e ricoperto solo in minima parte dai nuovi massi , nonostante le proteste e gli appelli sui giornali degli appassionati di cultura locale, certo non merita anche la rimozione dalla storia.

  • Susanna Faviani
    02/05/2024 alle 19:06

    Certo, lei ha perfettamente ragione e Concordo su tutto quanto lei abbia affermato! .. pur con l'avvento della nuova tecnologia che a quei tempi era la ferrovia.... non bisognava cambiare la storia in questo modo, cancellando ogni traccia del sasso di San Nicola! .. per fortuna ci sono ancora persone che si interessano alla storia locale Grazie per il suo prezioso contributo!

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