Foto Calvarese/SIR

Di Filippo Passantino

Un cammino sinodale che passa anche attraverso l’amministrazione, la gestione delle risorse, l’efficienza degli acquisti. È in questa direzione che si muove il neonato Gruppo di acquisto regionale (Gar) delle diocesi campane, un’iniziativa condivisa da 21 diocesi della regione per acquistare insieme beni e servizi – a cominciare da luce e gas – in modo più equo, trasparente ed efficace.
L’idea nasce guardando a un’esperienza consolidata: quella dell’arcidiocesi di Milano, che da tempo ha istituito un proprio gruppo d’acquisto per le forniture energetiche, esteso poi ad altri settori. A partire dal racconto di questa esperienza ai convegni nazionali degli economi, gli economi campani hanno avviato un confronto che ha condotto alla nascita di un progetto comune. “Ci siamo interrogati – spiega il vicepresidente, don Antonio Calandriello – se anche noi, mettendoci insieme, potevamo intraprendere un percorso analogo. È stato un confronto sinodale, paziente e condiviso”.

Il 14 maggio 2025, presso la sede della Conferenza episcopale campana a Pompei, è stato sottoscritto dai vescovi campani davanti a un notaio l’atto costitutivo del Gar Campano, una società a responsabilità limitata (Srl) in cui ciascuna diocesi è socia a pari titolo, senza distinzioni di dimensione, risorse o potere. Una scelta non solo tecnica, ma ispirata a una visione ecclesiale di comunione e corresponsabilità. Il consiglio di amministrazione è composto da cinque economi diocesani. Presidente è Salvatore D’Amato, economo della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, dove ha sede anche la sede legale e la segreteria generale del gruppo. Vicepresidente è l’economo della diocesi di Teggiano-Policastro, don Antonio Calandriello. Gli altri membri provengono dalle diocesi di Napoli, Ischia e Aversa (Davide De Rosa, Arcangelo Patalano e don Gaetano Rosiello).

La nascita del gruppo d’acquisto campano è sostenuta e accompagnata anche dalla Cei, attraverso l’Ufficio nazionale Economato e Amministrazione e quello per i problemi giuridici. Fondamentale il contributo della diocesi di Milano, che affiancherà le diocesi campane nei primi tre anni del progetto, fornendo supporto tecnico e formativo e mettendo a disposizione la propria piattaforma operativa.

Come funziona, concretamente, un gruppo d’acquisto in ambito ecclesiale?
“Ogni diocesi – spiega il vicepresidente –, attraverso l’economo, raccoglie i dati relativi ai consumi e alle utenze delle proprie parrocchie. E fa firmare il mandato ai parroci in favore del Gar per l’acquisto dell’energia. Gli economi fanno da intermediari tra le parrocchie e la segreteria generale del Gar, che poi si interfaccia con la piattaforma di Milano”. L’obiettivo è stipulare un unico accordo per l’acquisto di energia elettrica e gas, attraverso la partecipazione delle compagnie a bandi di gara annuali, emessi dal Gar. Così si centralizza la contrattazione e si ottengono condizioni più vantaggiose.

Ma, precisa con forza il promotore, “il primo obiettivo non è il risparmio, ma la consulenza e il supporto ai parroci, in particolare a quelli che si trovano in situazioni di difficoltà gestionale”.

L’economo non è solo un tecnico, ma anche una figura di raccordo, un alleato che accompagna i parroci nella gestione quotidiana delle risorse, spesso in contesti complessi o poco strutturati. “In queste situazioni – continua – è un supporto prezioso. Si tratta di un percorso educativo e formativo che vogliamo fare insieme. Ciò che conta davvero è lo spirito sinodale che anima tutto il progetto. Il Gar nasce per farci camminare insieme, come Chiesa”.

Il primo incontro formativo del Gar si è tenuto lo scorso 25 giugno e ha visto la partecipazione di Daniele Ferrari, amministratore unico del gruppo d’acquisto della diocesi di Milano. È stata un’occasione preziosa non solo per apprendere modelli e metodi, ma anche per porre domande, condividere dubbi, avanzare proposte. “Siamo solo all’inizio – concludono gli organizzatori –. Ma stiamo costruendo giorno per giorno un’esperienza ecclesiale che coniuga Vangelo e buona prassi amministrativa. Una Chiesa sinodale si manifesta anche attraverso queste scelte concrete, che fanno bene alle comunità grandi e piccole, in città e nelle aree interne”. Perché il risparmio può essere anche solidarietà, e la condivisione delle risorse diventa segno visibile di comunione.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *