Ha parlato del rapporto tra giovani e liturgia suor Elena Massimi, docente aggiunto di Teologia Sacramentaria presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” in Roma, intervendo ieri pomeriggio alla 70ª Settimana liturgica nazionale, in corso a Messina. “Tutti vediamo come le nostre liturgie domenicali registrino una scarsa presenza di giovani. La sfida è quindi trovare le vie per riportare la liturgia ai giovani e i giovani alla liturgia”, ha osservato, indicando nelle “comunità accoglienti” la prima strada da percorrere: “Comunità capaci di accogliere i  nostri ragazzi non solo nella preghiera, ma nella vita ecclesiale e parrocchiale”. Altro suggerimento “individuare strade di formazione che non spieghino semplicemente che cos’è la liturgia, ma che permettano ai giovani di fare esperienze significative dell’altro, di Dio”. “Abbiamo bisogno di liturgie belle, fresche, celebrate con arte, come hanno chiesto i giovani stessi durante il Sinodo dedicato a loro, che si è celebrato lo scorso anno”. La religiosa ha evidenziato che ci sono liturgie con una grande partecipazione di giovani, come quelle della comunità di Taizé.

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