“La Santa Sede non ha una partecipazione diretta, perché non siamo membri della Nato e di tutti i dialoghi finora”.
Nella conferenza stampa sul volo di ritorno dal Libano a Roma, il Papa ha risposto così a una domanda sul rischio di una possibile escalation, nella tensione tra la Nato e la Russia. “È una guerra con tanti aspetti adesso, anche con l’aumento delle armi, tutta la produzione che c’è, cyber attacchi, l’energia”, ha osservato Leone XIV, secondo quanto riferisce Vatican News: “Ora che arriva l’inverno c’è un problema serio lì. È evidente che, da una parte, il presidente degli Stati Uniti pensa di poter promuovere un piano di pace che vorrebbe fare e che, almeno in un primo momento, è senza Europa. Però la presenza dell’Europa importante e quella prima proposta è stata modificata anche per quello che l’Europa stava dicendo”. “Specificamente penso che il ruolo dell’Italia potrebbe essere molto importante”, la tesi del Pontefice: “Culturalmente e storicamente, la capacità che ha l’Italia di essere intermediaria in mezzo a un conflitto che esiste fra diverse parti. Anche Ucraina, Russia, Stati Uniti… In questo senso io potrei suggerire che la Santa Sede possa incoraggiare questo tipo di mediazione e si cerchi e cerchiamo insieme una soluzione che veramente potrebbe offrire pace, una giusta pace, in questo caso in Ucraina”.