“La prima cosa importante che dobbiamo insegnare ai candidati alla vita religiosa è quella di diventare persone veramente umane, pienamente umane nella libertà”. Così don Mario Zanotti, segretario dell’Unione superiori generali (Usg), commenta l’udienza che Leone XIV ha concesso ieri pomeriggio ai partecipanti alla 104ª Assemblea generale.
“Non dobbiamo ricadere nell’errore passato di cercare di creare persone che obbediscono sempre e che non pensino”, afferma, precisando che questo rischio porta a forme di vita religiosa “che dovrebbero riempire il loro vuoto interiore”. “Senza questi due presupposti non possiamo poi formare delle persone che possono abbracciare convintamente la vita religiosa”, aggiunge. Sul discernimento, Zanotti riporta un’altra indicazione emersa nell’incontro: “Non dobbiamo quindi aver paura del numero ma fare un serio discernimento”. Nel suo intervento emerge anche l’attenzione alla dinamica comunitaria: “Avendo a volte pochi candidati, a volte addirittura un solo candidato, questa persona potrebbe ritrovarsi ad avere una formazione di tipo individualista, un pericolo da evitare”. Da qui la necessità di cura quotidiana delle relazioni: “Cerchiamo di creare delle relazioni con i candidati e delle relazioni soprattutto umane”.