Lo ha affermato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nelle conclusioni della terza Assemblea sinodale.
“Una volta che questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto – ha spiegato –, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità”. Il porporato ha ricordato il gesto dei vescovi che lo scorso anno decisero di spostare l’Assemblea generale della Cei da maggio a novembre “per consentire di maturare un testo migliore, che rispondesse meglio all’intero cammino compiuto insieme”. “Davvero possiamo dire che la logica del ‘si è sempre fatto così’ non ha avuto la meglio – ha osservato –. Spostare l’Assemblea è stato un modo per coinvolgersi sino in fondo in una fatica della Chiesa”. Zuppi ha ringraziato “quanti con resilienza si sono sobbarcati la fatica di rimettere mano al testo e di tessere, spesso faticosamente, le bellissime trame della comunione”. E ha concluso con l’esortazione di Papa Leone: “Guardate al domani con serenità e non abbiate timore di scelte coraggiose! Nessuno potrà impedirvi di stare vicino alla gente, di servire i poveri, di annunciare il Vangelo. Dio è più grande delle nostre mediocrità: lasciamoci attirare da Lui!”.