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Leone XIV: a Rom, Sinti e Caminanti, “ci ricordate che la speranza è itinerante”

“Con la vostra presenza ci ricordate che ‘la speranza è itinerante’ e oggi ci sentiamo tutti rimessi in cammino dal dono che portate con voi al Papa: la vostra fede forte, la speranza incrollabile in Dio solo, la solida fiducia che non cede alle fatiche di una vita spesso ai margini della società”.

Lo ha detto Papa Leone XIV ricevendo in udienza, nell’Aula Paolo VI, i partecipanti al Giubileo di Rom, Sinti e Caminanti. Una celebrazione giubilare a sessant’anni dallo storico primo incontro mondiale di Papa San Paolo VI con le comunità Rom, Sinti e Caminanti, a Pomezia, il 26 settembre 1965, seguito da numerosi incontri con i successivi pontefici. “Voi potete essere testimoni viventi della centralità di queste tre cose: confidare solo in Dio, non attaccarsi ad alcun bene mondano, mostrare una fede esemplare in opere e parole – ha osservato -. Non è scontato vivere così. Si impara, accogliendo la benedizione di Dio e lasciando che operi al cambiamento del nostro cuore”. “Per quasi mille anni – ha osservato Papa Leone XIV – siete stati pellegrini e nomadi in un contesto che, progressivamente, ha costruito modelli di sviluppo rivelatisi per molti aspetti ingiusti e insostenibili. Per questo le società cosiddette ‘progredite’ vi hanno puntualmente scartato, mettendovi sempre ai margini: ai margini delle città, ai margini dei diritti, ai margini dell’educazione e della cultura”.

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