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Giubileo della spiritualità mariana. P. Valentini: “La Vergine rivela il volto del credente e della stessa Chiesa”

(Foto Calvarese/SIR)

Di Gigliola Alfaro

La Chiesa celebra il Giubileo della spiritualità mariana l’11 e il 12 ottobre. Maria è una figura imprescindibile per avvicinarci a Cristo. Su di lei ha scritto in particolare San Luigi Maria Grignion de Montfort. Sulla centralità della Vergine nella storia della salvezza parliamo con padre Alberto Valentini, mariologo e biblista monfortano.

(Foto P. Alberto Valentini)

Padre Alberto, qual è il ruolo di Maria nella storia della salvezza?

Maria non è il centro, ma è centrale accanto a Cristo e in collaborazione con Lui. Non possiamo parlare di Cristologia senza di lei: la sua presenza e azione sono fondamentali.

La devozione alla Vergine non è un semplice sentimento, ma la fioritura di una solida fede.

Il discorso su Maria è fondamentale per ogni credente, in lei si rivela la nostra identità profonda di discepoli del Signore. Sant’Ambrogio affermava:“Sia in ciascuno l’anima di Maria per magnificare il Signore, sia in ciascuno il suo spirito per rallegrarsi in Dio”.Maria è la nostra identità secondo il progetto di Dio. Il compito della Vergine è stato quello di ascoltare la Parola, di accogliere Cristo, di donarLo al mondo, di seguirLo come discepola, di accompagnarLo fino alla fine e di essere glorificata con Lui. Questo è l’itinerario del credente.

La devozione a Maria ci avvicina al Figlio?

Il compito della Vergine è quello di donare Cristo al mondo: è la sua singolare missione in ogni tempo. La sua vita è indissociabile da quella del Figlio ed è interamente al Suo servizio.

I Magi che cercavano Gesù “videro il Bambino con Maria sua madre” (Mt 2,11). L’evangelista insiste su tale associazione ripetendo per ben quattro volte la formula significativa “il Bambino e sua madre” (2,13.14.20.21). Il celebre “Trattato della vera devozione a Maria” del Montfort si apre con le parole solenni che costituiscono un leit motiv di tutta l’opera: “È per mezzo della Vergine Maria che Gesù Cristo è venuto nel mondo ed è per mezzo di lei che deve regnare nel mondo”.

Alla scuola di Maria oggi cosa possiamo imparare?

L’ascolto della Parola anzitutto. L’affermazione “Beati quelli che ascoltano”, riguarda tutti noi, ma in maniera speciale, tipica, Maria. Per questo Elisabetta la proclama beata (Lc 1,45) e Gesù stesso, rispondendo alla donna della folla che dichiara beata la donna che Lo ha portato in grembo, afferma “Beati quelli che ascoltano la Parola” (Lc 11,27), alludendo a sua madre, il cui primo atteggiamento è l’ascolto della Parola. Naturalmente, è una Parola da vivere, che deve diventare feconda, portare vita. L’ascolto della Parola genera la fede e il discepolato: si tratta di seguire il Maestro. Maria è la prima discepola. La sua vita è paradigmatica per l’esistenza cristiana.

Siamo chiamati ad essere Maria per accogliere e testimoniare Dio e la sua salvezza.

Quanto è attuale oggi il Magnificat di Maria di fronte a un mondo che va secondo logiche che appaiono contrarie, dove i potenti schiacciano i più deboli?

Il Magnificat è la rivoluzione di Dio in un mondo guidato dall’egoismo, dalle violenze, dall’ingiustizia.Il canto di Maria è un inno di liberazione, di vittoria, di giudizio e di condanna del male. È un canto eminentemente profetico.I profeti parlavano gridando contro una società che non è secondo il progetto di Dio. Nella prima parte il Magnificat è un ringraziamento al Signore per quello che ha fatto in Maria e in tutti quelli che credono in Lui, in tutti quelli che si affidano al Signore. Nella seconda parte risuonano gli accenti dell’Esodo: ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi, ha innalzato i piccoli, ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi: è la rivoluzione di Dio. Il Magnificat è un canto di scottante attualità che fa di Maria la profetessa della liberazione, con particolare riferimento alla donna. È un canto valorizzato enormemente dalla teologia e dalle scienze umane.

Qual è la spiritualità mariana alla scuola di San Luigi Maria de Montfort?

La spiritualità mariana di Montfort è molto conosciuta e ammirata. Spesso però se ne fa una lettura parziale. Il “Trattato della vera devozione a Maria”, che è l’opera più nota, dipende totalmente da un altro testo fondamentale: “L’amore dell’eterna sapienza”, cioè la sapienza-follia di Dio manifestata nella croce di Cristo. Montfort è stato preso dalla passione di riprodurre nella sua vita il Cristo Crocifisso. Alla fine di quest’opera, il santo si chiede come possa conquistare la sapienza di Dio che sconvolge tutte le sapienze umane e suggerisce quattro vie o mezzi per possederla: la prima via è un desiderio ardente di acquistare la sapienza della croce. Senza desiderio non si può fare nulla, ma non basta il desiderio. Ci vuole una preghiera incessante per ottenere la sapienza. Ma non è sufficiente neppure la preghiera. Si richiede poi una mortificazione universale, cioè riprodurre la passione di Cristo nella propria vita. Questo è fondamentale, ma non basta ancora.

Il mezzo più efficace, la via privilegiata, è una vera e tenera devozione a Maria.

La consacrazione-affidamento a Maria è al servizio della totale consacrazione a Gesù Cristo. La finalità della consacrazione monfortana è cristologico-sapienziale.

Maria è un ponte tra il cielo e la terra?

Maria è una nostra sorella che ha avuto il dono e la missione di portare Cristo e di educare i suoi fratelli e sorelle a seguirLo. Ella è la povera del Signore, il quale l’ha scelta perché è la più piccola, perché in lei, come dice Paolo, si possa manifestare tutta la potenza di Dio. Spesso si contrappone il giudizio di Dio alla misericordia di Maria. Anche questa è una visione che va riveduta.Bisogna dire che Maria è misericordiosissima, ma è una pallida immagine della bontà di Dio, il quale è infinitamente più misericordioso, più buono, più santo di Maria. Ella è la luna che riverbera e adatta a noi la potenza accecante della luce del Sole di Dio.

Come Monfortani, come fate conoscere Maria?

Molteplici sono le forme di testimonianza e irradiazione della spiritualità mariana e monfortana in particolare. Promuoviamo centri di catechesi e di ascolto della Parola, mediante la pastorale ordinaria della Chiesa, con particolare attenzione alla dimensione mariana. La dottrina teologico-mariana degli scritti del Montfort non si riduce a una semplice – ma importante – devozione alla Madre del Signore: è una teologia e una spiritualità che richiedono un cammino piuttosto lungo e impegnativo. La “perfetta” devozione-consacrazione proposta dal Montfort consiste infatti nel rinnovamento della vita cristiana, mediante la riscoperta delle promesse e dei voti del Battesimo. “… questa pratica di devozione poteva essere benissimo chiamata una perfetta rinnovazione dei voti, o promesse, del santo Battesimo” (“Vera devozione”, n. 126). Allo scopo di favorire una solida teologia e spiritualità mariana, abbiamo promosso e siamo impegnati nell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana, fondata nel 1990, per illuminare la figura della Vergine Maria mediante studi teologici e ricerche interdisciplinari che appaiono in “Theotokos”, una rivista di ricerca biblica, teologica, patristica, liturgica, che esce con due densi volumi l’anno. Nei primi otto anni abbiamo trattato ampiamente di Maria nella Scrittura per un totale di più di 5.000 pagine. Dopo abbiamo affrontato la Patristica, la teologia dei secoli successivi, fino e oltre il Concilio.È un tentativo di mettere a servizio della Chiesa, dei fedeli, di chi è interessato una riflessione biblico-teologica e anche esistenziale sulla figura di Maria, la Madre del Signore.

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