Nell’ottantesimo anno dalla pubblicazione del Codice di Camaldoli, sarà presentato sabato 13 settembre al monastero di Camaldoli (Ar), “Un Codice per una Nuova Europa”. La redazione del Codice è stata avviata per iniziativa dell’Associazione Nuova Camaldoli anche in risposta alla sollecitazione del presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi, a realizzare una “Camaldoli europea”. Alla stesura del documento hanno concorso oltre 100 docenti universitari ed esperti provenienti da diverse associazioni e movimenti ecclesiali e laici.
L’iniziativa del gruppo di intellettuali cattolici e laici – spiegano dall’associazione – si inserisce nel solco del Codice di Camaldoli (che costituì uno dei principali riferimenti per l’impegno politico e sociale dei cattolici nel dopoguerra) e punta a risvegliare il dovere della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica sollecitando un’accelerazione del processo di unificazione europea a cominciare dal modello di difesa comune indicato da Alcide De Gasperi.
Il card. Zuppi, in un videomessaggio inviato ai promotori di Nuova Camaldoli, che verrà trasmesso integralmente sabato, ha sottolineato la necessità di “pensare insieme” all’Europa del futuro ripartendo dai Padri fondatori (De Gasperi, Schuman a Adenauer ) indicando i valori, le strade e i programmi, come avvenne nel 1943. Zuppi si è soffermato in particolare sull’urgenza di evitare in ogni modo la catastrofe della guerra; di istituzionalizzare la difesa comune europea, di cui il riarmo è solo uno strumento, rifuggendo da una “logica della forza che umilia la persona e diventa distruttiva”; e soprattutto di porre il valore della persona come perno di ogni scelta politica.
A partire dalle 10, il documento sarà presentato da Paolo Magnolfi, Sebastiano Nerozzi, Marco Luppi, Cecilia De Meo, Nicoletta Parisi, Leonardo Becchetti e Antonio Maria Baggio. Previsti poi i commenti in collegamento dei professori Mauro Ceruti e Stefano Zamagni e gli interventi programmati di associazioni, movimenti e fondazioni. Dopo il dibattito interverranno per un commento i professori Sergio Fabbrini, Patrizia Giunti e Chiara Galbersanini. Sarà possibile seguire l’incontro grazie allo streaming su piattaforma Meet.