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Grottammare, Parrocchia Gran Madre di Dio. Mons. Palmieri: “Come Maria, impariamo a danzare la vita!”

GROTTAMMARE – S.E.Mons. Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Giovedì 14 Agosto 2025, alle ore 21:00, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella chiesa Gran Madre di Dio a Grottammare, in occasione della solennità dell’Assunzione in Cielo di Maria. Insieme a lui, a concelebrare la Santa Messa, è stato il parroco don Roberto Antonio Melone. 

Mons. Palmieri ha salutato la comunità con semplici e profonde parole di incoraggiamento: “Sono contento di essere qui e vivere con voi questa festa. Nella solennità dell’Assunta la contemplazione di Maria ci suggerisce la condizione per essere una vera comunità cristiana. Maria, infatti, ha tanto da dire alla Chiesa tutt: attraverso di lei, abbiamo occasione di riflettere sul nostro modo di vivere. Stasera chiediamo la sua intercessione anche per fare un buon discernimento”.

L’omelia del vescovo Gianpiero è iniziata con una domanda tratta dalla Lettera di San Paolo appena proclamata: “Dov’è, oh morte, la tua vittoria? San Paolo ci sottolinea questo interrogativo. In Maria si è realizzata pienamente, grazie a Gesù Risorto, la vittoria della vita sulla morte. Nella Genesi ci viene spiegato che l’uomo vuole conoscere tutto il bene e tutto il male, desidera ottenere il frutto dell’albero della conoscenza. L’uomo, invece, non è chiamato a conoscere tutto, ma è libero di fare il bene o fare il male. Il nostro è un mondo segnato anche da molto male: basta pensare a tutte le guerre che sono in corso! Tra questo mondo e l’altro, Dio ha posto una barriera: la morte. Questo mondo segnato dal male finirà; al contrario, il Paradiso, dove invece non esiste il male, sarà eterno. Gesù ha vinto la morte e ci ha aperto le porte per il Paradiso. Maria è la creatura che ci insegna a seguire Cristo, a seguire il Signore per raggiungere il suo Regno dove non c’è il male”.

Mons. Palmieri ha poi proseguito il suo discorso, spiegando il significato dell’Arca dell’Alleanza e il suo paragone con Maria. Per gli Ebrei l’Arca era il trono di Dio e, al suo interno, c’erano le Tavole delle sue leggi. Come l’Arca portava al suo interno le leggi, così Maria è portatrice della Parola di Dio, in quanto nel suo grembo è stato generato Gesù. Il prelato ha aggiunto che, quando Davide portò l’Arca da Ebron a Gerusalemme, tutto il popolo danzò di gioia, perché Dio aveva visitato il suo popolo. Così avviene per mari ed Elisabetta: “Quando Maria è andata a casa di Elisabetta, il bambino ha sussultato nel grembo, ma la traduzione giusta del verbo greco non è ‘sussultare’, bensì ‘danzare’: proprio come fece Davide e tutto il popolo davanti al passaggio dell’Arca, ora Maria insieme ad Elisabetta canta e danza il Magnificat. Anche noi dobbiamo imparare a danzare la vita. Troppo spesso le nostre attività e preoccupazioni quotidiane assomigliano di più ad un esercizio di ginnastica. Per danzare, invece, occorre tanto amore. Diventiamo dunque capaci di danzare le nostre giornate anche segnate da difficoltà! Impariamo a vedere la vita come la vede Maria! Guardiamo l’esistenza come la guarda Dio: la grandezza risiede in ciò che apparentemente è piccolo”.

Durante la Celebrazione, il parroco don Melone ha ringraziato il vescovo Palmieri per la sua presenza: “Siamo davvero lieti, Eccellenza, di condividere e vivere, insieme a lei e alla comunità, la grande solennità dell’Assunzione di Maria in cielo. Spero proprio che questa occasione possa diventare una tradizione!”.

Patrizia Neroni: