La Segreteria per l’Economia della Santa Sede ha emanato Sabato 9 Agosto 2025 il Decreto generale esecutivo n. 1/2025, in attuazione del Motu Proprio “Per meglio armonizzare” di papa Francesco, rafforzando il quadro normativo su trasparenza, controllo e concorrenza nei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.

Il provvedimento stabilisce ambito e criteri di applicazione, introducendo definizioni precise e un elenco di esclusioni per casi particolari. Vengono fissate regole per l’accesso agli atti e per la forma e la validità dei documenti, che dovranno essere firmati secondo le procedure digitali o autografe previste.

Tra i punti chiave, l’obbligo di motivazione per gli atti amministrativi, la pubblicazione delle informazioni rilevanti e l’adozione del cosiddetto “soccorso istruttorio” per correggere eventuali irregolarità formali senza compromettere la parità di trattamento tra operatori. Il decreto stabilisce inoltre termini perentori per le varie fasi delle procedure e rafforza i meccanismi di vigilanza e verifica, assicurando che tutte le gare e gli affidamenti rispondano ai criteri di imparzialità e buon governo.

L’obiettivo è uniformare e rendere più efficiente la gestione dei contratti, prevenendo sprechi e irregolarità, in linea con le riforme economiche e amministrative volute dal pontefice. Il nuovo quadro normativo si inserisce nel percorso avviato negli ultimi anni per rendere la macchina economica vaticana più trasparente, affidabile e in sintonia con le migliori prassi internazionali in materia di appalti pubblici.

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