“La testimonianza eroica di questo martire sia di stimolo per tutti, in particolare a quanti operano per l’educazione dei giovani”. Lo ha detto Papa Leone XIV al termine dell’Angelus recitato ieri in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo, riferendosi alla beatificazione di Licarione May, frate marista ucciso in odio alla fede nel 1909. “In circostanze ostili – ha ricordato il Pontefice – egli visse con dedizione e coraggio la missione educativa e pastorale”. Tra i numerosi saluti rivolti dopo la preghiera mariana, il Papa ha accolto con affetto “i partecipanti al Corso estivo dell’Accademia Liturgica provenienti dalla Polonia”, i pellegrini del Giubileo della diocesi di Bergamo e varie delegazioni giunte da Perù, Spagna e Colombia. Un pensiero particolare è andato ai giovani: “Nei mesi estivi sono tante le iniziative che si svolgono con i bambini e i ragazzi e vorrei ringraziare gli educatori e animatori che si dedicano a questo servizio”. Ha quindi lodato il Giffoni Film Festival, “che raccoglie ragazze e ragazzi da tutto il mondo e quest’anno sarà dedicato al tema ‘Diventare umani’”. Tra gli applausi, Leone XIV ha salutato anche “i 100 allievi del Corso Carabinieri della Scuola di Velletri”, esprimendo gratitudine per il loro impegno “al servizio della Patria e della società civile”. Infine l’invito: “Non dimentichiamoci di pregare per la pace”.