Due tonnellate di generi alimentari non deperibili, raccolti per l’occasione, che saranno destinati alle mense popolari e parrocchiali dell’enorme città di Lima.
Il gesto di condivisione è avvenuto nell’ambito della solennità del Corpus Domini, celebrata nella plaza Mayor della capitale del Perù, alla presenza di migliaia di fedeli. Fin dalle prime ore del mattino, le delegazioni parrocchiali sono arrivate con le loro donazioni, per condividere il pane e unirsi, in spirito sinodale, alla Chiesa universale. A ricevere le offerte, i volontari della Caritas e della Pastorale giovanile.
“Noi cristiani non distribuiamo proiettili, non distribuiamo bombe, non distribuiamo mali nel mondo. Noi cristiani siamo qui per condividere l’amore e la pace”, ha detto l’arcivescovo, il card. Carlos Castillo, il quale, alla luce del Vangelo, ha spiegato che il Signore vuole ricordarci, in ogni momento, che è possibile anticipare il suo Regno in questa vita attraverso gesti di solidarietà che siano segno di speranza nel mondo. Questo è un appello urgente in un momento in cui l’umanità si avvicina a un “abisso irreparabile”, a causa delle guerre e delle ambizioni.
Le parole del Signore – “Date loro voi stessi da mangiare” – sconcertano i discepoli che cercano di sottrarsi alla responsabilità di sfamare più di cinquemila uomini e donne. Ma la logica dei discepoli non è la logica di Gesù. Mentre noi esseri umani abbiamo una tendenza al calcolo economico, il Signore viene a ricordarci che “è possibile una via diversa dal calcolo”, se scegliamo la strada della generosa solidarietà, che fa “germogliare in noi la speranza”.
0 commenti