DIOCESI – Oltre tremila persone, provenienti da tutta Italia e da numerosi Paesi del mondo – tra cui 110 sacerdoti e diaconi – si sono ritrovate venerdì 6 giugno 2025 nella suggestiva cornice della Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, per partecipare alla Sesta Ultreya Mondiale dei Cursillos di Cristianità.

Tra i partecipanti anche una nutrita delegazione delle diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, che ha condiviso con entusiasmo questo evento di forte intensità spirituale e profonda comunione ecclesiale.

Voci dal Piceno

Rita Colucci e Salvatore raccontano così la loro esperienza:
«San Paolo fuori le Mura, che magnificenza! Dentro, già tante persone. Mentre gli occhi si abituano alla luce della Basilica, i colori e il vocio festoso riempiono l’anima. Due signore ci donano una bandiera della Corea del Sud, con sorrisi e gentilezza. “Di dove sei?”, chiedo. “Argentina, Patagonia!”, mi rispondono. Vietnam, Cambogia, Caraibi, USA, Spagna… E gli amici italiani! È una festa! Le testimonianze, i canti, le traduzioni… Tutto porta il cuore in alto. Come nella storiella di un rollo: ‘Tutto questo per me?’… Sì, tutto questo è dono. Tante lingue, culture, tradizioni, un’unica cosa intorno all’Eucaristia. Grazie Dio! Grazie Eduardo! De Colores! Ultreya!»

Anche Elide De Angeli, emozionata, condivide:
«Quest’anno festeggio il mio 50° Cursillo: ero all’ottavo mese della mia seconda gravidanza quando ho vissuto quell’esperienza indimenticabile. In quell’occasione ho preso consapevolezza del mio battesimo, della mia appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Durante l’Ultreya ho sentito forte l’essere Chiesa universale. Il gruppo del Vietnam – così colorato, numeroso e gioioso – mi ha fatto ringraziare il Signore per il dono del Movimento. Grazie, Signore… grazie Bonnín… A colori, sempre!»

L’Ultreya – termine che in lingua spagnola richiama l’idea del “proseguire il cammino, andare oltre” – è stata l’occasione per rinnovare la propria vocazione al servizio della Chiesa e riaffermare il desiderio di annunciare, con rinnovato entusiasmo, che Dio ama ogni persona in modo unico e personale.

L’incontro, frutto di mesi di preparazione, è stato promosso dall’OMCC (Organismo Mondiale dei Cursillos di Cristianità) in collaborazione con il Coordinamento Nazionale italiano. Hanno preso la parola figure di rilievo del movimento, tra cui:

  • Álvaro Martínez Moreno, presidente OMCC

  • Mons. José Ángel Saiz Meneses, arcivescovo di Siviglia e assistente spirituale

  • Carlo De Benedetti, coordinatore nazionale italiano

  • Padre Luigi Arena, animatore spirituale

Durante l’Ultreya sono state proposte toccanti testimonianze di vita, accompagnate da riflessioni attorno a quattro parole chiave: missione ed evangelizzazione, entusiasmo e passione, camminare uniti, futuro e speranza.

Le delegazioni internazionali – dagli Stati Uniti al Brasile, dalla Spagna al Messico, fino al Vietnam – hanno arricchito l’incontro con canti e musiche tradizionali, creando un’atmosfera di festa e fraternità universale. A rendere ancora più solenne la celebrazione è stata la corale della diocesi di Ugento, diretta da don Antonio Turi, che ha curato l’animazione musicale e accompagnato l’Eucaristia conclusiva.

Determinante il contributo dei numerosi cursillisti del Lazio e della Campania, che hanno prestato servizio per garantire un’accoglienza calorosa e un’organizzazione impeccabile.

Il tramonto che ha avvolto la Basilica nel momento del commiato, tra canti e sventolio di bandiere, ha donato un’ultima, intensa immagine di bellezza e spiritualità condivisa.

Il movimento: radici, carisma e missione

Nato in Spagna negli anni ’40, il Movimento dei Cursillos di Cristianità è oggi presente in tutto il mondo. Milioni di persone hanno vissuto l’esperienza del “cursillo”, tre giorni intensi di fede durante i quali si incontra il Signore e si sceglie di seguirlo nella quotidianità, testimoniando il suo amore soprattutto negli ambienti più lontani dalla fede.

La Chiesa ha riconosciuto come iniziatori del Movimento il laico Eduardo Bonnín Aguiló, il sacerdote don Sebastián Gayà e il vescovo mons. Juan Hervás.

Questa sesta Ultreya Mondiale – che ha seguito quelle di Roma (1966), Città del Messico (1970), Roma (2000), Los Angeles (2009) e Fatima (2017) – si è inserita nel contesto del Giubileo dei Movimenti.

Sabato 7 giugno, infatti, i cursillisti si sono uniti ai fedeli in Piazza San Pietro per la Veglia di Pentecoste, e domenica 8 hanno partecipato alla Messa Giubilare presieduta da Papa Leone XIV, testimoniando con gioia la loro fedeltà alla Chiesa, al Santo Padre e ai Vescovi.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *