“La vita intera è ministeriale”. Lo ha affermato Simona Ruta Segoloni, docente al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia e presidente del Coordinamento teologhe italiane, intervenendo alla seconda giornata della 74ª Settimana di aggiornamento di aggiornamento pastorale, organizzata dal Centro di orientamento pastorale (Cop) sul tema “Aprire un varco alla speranza”.
Nel focus dedicato a “La Coscienza ministeriale delle laiche e dei laici”, la teologa si è innanzitutto soffermata sulla coscienza ministeriale dei laici e delle laiche, non solo come coscienza che i laici e le laiche devono acquisire ma anche come coscienza che la Chiesa deve acquisire. “È vero che facendo – ha commentato – noi acquisiamo qualcosa, ma è anche vero che una forte consapevolezza di qualcosa che ci riguarda ci spinge a mettere in atto processi che poi realizzano ciò di cui siamo coscienti”. La teologa ha posto l’accento sulla consapevolezza ecclesiale della ministerialità di tutti i battezzati e di tutte le battezzate, partendo dalla lettera ai Romani 15,16. “L’annuncio del Vangelo – ha sottolineato – è un sacro ministero perché è un sacerdozio… perché chi accoglie il Vangelo diventa un’offerta sacra, gradita a Dio. La dimensione sacerdotale del battesimo fa sì che tutti quelli che lavorano per annunciare il Vangelo, dunque per far sorgere credenti, tutti questi compiono sacri ministeri. Quindi c’è una dimensione ministeriale radicale proprio nella testimonianza, nell’annuncio e nel servizio del Vangelo. Poiché questo riguarda tutti, è fondamentale comprendere che annunciare il Vangelo e servire quelli che ci troviamo intorno, diventa assolutamente un ministero. Vi è una dimensione radicale, diaconia fondamentale, fondata sull’essere credenti”. Altro aspetto dove la ministerialità si concretizza – ha proseguito la teologa – è quello della dimensione “professionalità”, ovvero lavorare con competenza dentro questo orizzonte… Ed ancora, la ministerialità “ha a che fare con il costruire intorno a sé contesti umani. La Chiesa esiste per gli altri”. Ruta Segoloni ha anche ricordato che “non c’è solo il ministro ordinato” e che “gli altri ministeri non sono decorativi”. Tra questi ministeri c’è anche il matrimonio, luogo di educazione primaria alla fede.

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