Di Don Paolo Morocutti

La questione del rapporto tra cultura e agire umano è al centro della riflessione teologica, che si interroga su come la fede cristiana possa illuminare e trasformare la vita concreta dell’uomo, immerso in una determinata cultura e storia.

Secondo la prospettiva teologica, la cultura non è semplicemente un insieme di tradizioni o di conoscenze, ma una realtà dinamica che plasma il modo di pensare, sentire e agire delle persone, influenzando profondamente la loro percezione della realtà e la loro relazione con Dio. La cultura, come viene intesa in ambito teologico, comprende tutto ciò che deriva dalle forme civili del vivere e che concorre a plasmare i modi di pensare, sentire e agire degli esseri umani. Non si tratta solo del grado di istruzione o di conoscenza, ma dell’insieme delle strutture sociali, dei linguaggi, delle relazioni, delle tradizioni e dei valori che una società trasmette e rinnova nel tempo. Ogni persona nasce e cresce all’interno di una cultura specifica, che la influenza in modo ineludibile e le fornisce gli strumenti per interpretare il mondo e sé stessa. La teologia sottolinea che la cultura non è un dato neutro, ma un contesto vitale in cui la persona si realizza e si relaziona con gli altri e con Dio. L’agire umano, quindi, non può essere compreso al di fuori della cultura in cui si svolge: ogni scelta, ogni azione, ogni giudizio morale è sempre filtrato dal contesto culturale di appartenenza. Questo significa che la cultura non solo condiziona, ma anche abilita l’uomo a comprendere e a vivere la propria libertà, la propria vocazione e la propria relazione con Dio. La teologia cristiana, soprattutto a partire dalla “svolta antropologica” del Novecento, ha posto sempre più attenzione al rapporto tra grazia e cultura. Il celebre assioma “gratia supponit naturam” (la grazia presuppone la natura) viene oggi spesso reinterpretato come “gratia supponit culturam” (la grazia presuppone la cultura), sottolineando che il dono di Dio si incarna nella cultura di chi lo riceve.

La grazia, infatti, non annulla la cultura, ma la assume, la purifica e la trasforma, aprendo nuove possibilità di vita e di relazione. La cultura, quindi, non è un ostacolo alla fede, ma il terreno in cui la fede può crescere e maturare. La teologia della cultura invita a riconoscere la presenza operante di Dio nelle pieghe della storia e della società, nelle forme creative e partecipative che ogni popolo elabora nel corso del tempo.

La Chiesa, in quanto comunità di fede, è chiamata a entrare in dialogo con le culture, a valorizzarne le risorse e a purificarne le derive, in vista di una autentica umanizzazione. La cultura contemporanea, con le sue trasformazioni e le sue sfide, pone alla teologia nuove domande e nuove opportunità. La Chiesa è chiamata ad incarnare il Vangelo nelle diverse culture e, al contempo, a introdurre i popoli con le loro culture nella sua stessa vita.

Questo processo è modellato sull’Incarnazione di Cristo, il Verbo che si fa carne assumendo pienamente la natura umana e le sue espressioni culturali. La fede, dunque, non annulla le culture, ma le purifica, le feconda e le arricchisce, mantenendo la propria originalità trascendente. La comunità cristiana è chiamata a uscire da sé stessa, a mettersi in ascolto delle culture e a riconoscere in esse i segni della presenza di Dio. Questo atteggiamento di apertura e di dialogo è essenziale per una fede autenticamente incarnata, capace di parlare al cuore dell’uomo di oggi. La teologia, quindi, non può prescindere dalla cultura, ma deve assumerla come interlocutrice privilegiata, per comprendere e accompagnare l’agire umano nella sua concretezza storica. La Chiesa invita a riconoscere la dignità e la ricchezza delle culture, a valorizzarne le risorse e a purificarne le derive, in vista di una autentica umanizzazione e di una piena realizzazione della vocazione dell’uomo, chiamato a vivere in relazione con Dio e con gli altri. La cultura, quindi, non è un ostacolo, ma una risorsa per la fede e per l’agire umano: è il terreno in cui la grazia di Dio può germogliare e portare frutto, trasformando la vita dell’uomo e della società.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *