I matti di Sànpert scrivono vignette su carta avanzata, sgualcita, scartata, perché amano la bellezza che sopravvive nel rifiuto. Cercano poesia nei resti che il mondo abbandona: fogli stropicciati, pagine logore, margini consumati. Ogni frammento è un inizio, una voce che resiste al silenzio. Scrivere sullo scarto è un gesto d’amore per ciò che è stato usato, dimenticato, lasciato andare. È un’arte fragile e ostinata.
Una parola che nasce ai bordi e diventa centro. È la rivincita del poco, del rotto, del vero. Il canto sottile di ciò che non brilla, ma resta.
Vedi la prima vignetta: L’Ancora inizia una collaborazione con I matti di Sànpert
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