
“Vogliamo davvero essere sempre al suo servizio, rinnovarle la nostra fedeltà e impegno perché lei possa portare avanti con gioia, oltre che con efficacia, il suo ministero di unità e conferma nella fede nella Chiesa universale”. Ad assicurarlo, a nome dei presenti, al Papa è stato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, nel saluto a Leone XIV, all’inizio dell’udienza da lui concessa ai superiori e agli officiali della Segreteria di Stato. “Davanti a lei ha la sua segreteria di Stato, che collabora in modo del tutto speciale con lei, la sua persona e il suo ministero”, ha esordito Parolin: “Come vede, siamo tanti: 246 dipendenti, di cui 181 nella sezione Affari generali, 59 nella sezione dei Rapporti con gli Stati, e sei nella sezione delle Rappresentanze pontificie. Proveniamo da tante parti mondo: tutti i continenti sono rap0presentati. Sono presenti le diverse categorie del popolo di Dio: vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche. Abbiamo competenze diverse, lavoriamo ognuno nel proprio settore, ma ci sono alcune cose che ci uniscono tutti. Anzitutto la fede e l’amore nel Signore Gesù, siamo qui per lui, tutti noi esistiamo soltanto per lui. Poi la fede e l’amore per la Chiesa, sposa di Cristo. Siamo a servizio della Chiesa e delle Chiese locali e a servizio suo, del suo ministero di conferma della fede e di unità della Chiesa”.
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