
GROTTAMMARE – È un successo che porta prestigio all’IIS “Fazzini-Mercantini” di Grottammare quello ottenuto da Beatrice Ceci, studentessa della classe 4ª A Turismo, che ha conquistato il primo posto assoluto alla Gara Nazionale per gli Istituti Tecnici e Professionali a indirizzo Turismo, tenutasi presso l’ITES “Einaudi-Gramsci” di Padova. Alla competizione hanno preso parte 34 studenti da tutta Italia, selezionati come migliori rappresentanti dei rispettivi istituti. Dopo il brillante risultato, Beatrice ha raccontato la sua esperienza, tra emozioni, impegno e sogni per il futuro.
Come ha vissuto la preparazione alle due prove della Gara nazionale?
È stata una preparazione intensa, sia dal punto di vista dei contenuti sia a livello emotivo. Affrontare due prove così diverse ha richiesto organizzazione, concentrazione e tanta voglia di mettersi in gioco. Non è mancata la fatica, ma ero felice di vivere un’esperienza che aspettavo con grande curiosità. Credo che proprio in momenti come questi si misuri il desiderio di crescere: anche quando la motivazione vacillava, sapevo che si trattava di un’opportunità unica. Mi avrebbe permesso di mettermi davvero alla prova e di capire fin dove potevo arrivare con impegno e determinazione. Per questo, non posso che ringraziare la mia scuola, che ha creduto in me fin dal primo momento e mi ha dato l’onore di partecipare alla Gara.
Qual è stato il primo pensiero che ha avuto quando ha saputo di aver conquistato il primo posto?
All’inizio ho faticato a realizzarlo: è stato uno di quei momenti in cui tutto si ferma per un attimo. Poi è arrivato un mix di emozioni: incredulità, felicità, orgoglio. È difficile spiegare cosa si prova quando tutto l’impegno, la tensione e le aspettative si concentrano in un riconoscimento così importante. Ho pensato che ogni fatica avesse finalmente trovato il suo senso. È un ricordo che porterò con me per sempre.
Qual è stato il percorso che l’ha portata a scegliere l’indirizzo Turismo?
Ho scelto Turismo perché desideravo un percorso che mi permettesse di conoscere il mondo da più prospettive. Mi hanno subito affascinata le materie che mettono in dialogo ambiti diversi: l’arte, che racconta la storia e l’identità dei luoghi; le lingue, che aprono le porte ad altre culture; l’economia, che aiuta a capire come si muove il mondo. Mi è sempre piaciuto studiare, ma volevo anche una scuola che mi offrisse strumenti concreti e ampliasse le possibilità. I percorsi tecnici, spesso sottovalutati, riescono invece a unire sapere e fare. Il Turismo, con la sua natura trasversale, è stata la scelta giusta per chi, come me, vuole costruirsi un futuro con consapevolezza e curiosità.
Ha una materia preferita all’interno del suo corso di studi?
Sì, in realtà più di una. L’arte è una passione che porto con me da sempre: mi affascina la sua capacità di raccontare storia, cambiamenti ed emozioni attraverso le immagini. Durante il mio percorso, però, mi sono anche appassionata all’economia, una materia che inizialmente sentivo distante, ma che col tempo ho imparato ad apprezzare perché aiuta a leggere la realtà. E poi ci sono le lingue, che considero fondamentali non solo per comunicare, ma per comprendere davvero altre culture. Sono tre ambiti diversi, ma insieme mi stanno aiutando a costruire uno sguardo più ampio e consapevole sul mondo.
Come riesce a conciliare lo studio con eventuali passioni o impegni extrascolastici?
Con tanta organizzazione, e anche con qualche sacrificio. Ci sono momenti in cui è necessario mettere in pausa le passioni per dare priorità allo studio, e altri in cui si può ritrovare un equilibrio e prendersi un po’ di tempo per sé. Quest’anno è stato particolarmente intenso: oltre allo studio, ho seguito un corso di teatro a scuola, ho lavorato per le certificazioni linguistiche in inglese e spagnolo, e continuo ad allenarmi in palestra, che per me è anche un modo per staccare e ricaricarmi. Credo sia importante non rinunciare a ciò che ci fa stare bene: anche nei periodi più pieni, trovare uno spazio per sé aiuta a dare il meglio in tutto il resto.
Ha già in mente un percorso universitario o lavorativo da intraprendere dopo il diploma?
Sì, sono orientata verso un percorso universitario, anche se sto ancora cercando di capire quale direzione prendere. Mi sento divisa tra due strade che sento entrambe molto mie: da un lato, la passione per l’arte, che è una costante nella mia vita; dall’altro, l’interesse per l’economia, che è cresciuto sempre di più. Vorrei trovare un percorso che riesca a coniugare entrambe le dimensioni, senza dover rinunciare a nessuna.
Immagina di lavorare in Italia o all’estero nel suo futuro professionale?
Mi piacerebbe fare esperienza all’estero, almeno per un periodo. Penso che confrontarsi con contesti diversi aiuti a crescere, sia professionalmente che a livello umano: uscire dalla propria zona di comfort, imparare nuovi modi di pensare, mettersi in discussione. Allo stesso tempo, sono molto legata all’Italia e credo che anche qui ci siano realtà dinamiche e stimolanti, soprattutto se si riesce a portare uno sguardo aperto. In futuro mi piacerebbe poter scegliere, senza dover scappare né rinunciare a nulla, ma costruendo un percorso che mi rappresenti davvero, ovunque mi porterà.
C’è un luogo delle Marche che consiglierebbe assolutamente a un turista curioso?
Sì, consiglierei di perdersi nei borghi dell’entroterra piceno, come Grottammare alta e Ripatransone. Sono luoghi che si rivelano a chi ha il tempo di osservare. A Grottammare alta basta affacciarsi da un arco o passeggiare al tramonto per scoprire la bellezza del mare. A Ripatransone, che ho avuto modo di esplorare meglio di recente, tra vicoli antichi e piazze raccolte si respira un’autenticità rara. A chi viaggia con curiosità e rispetto, il Piceno offre esperienze profonde, mai scontate. E proprio per questo può sorprendere anche chi crede di sapere già cosa aspettarsi. Le Marche, con il loro patrimonio unico, tra borghi, castelli, grotte e coste, sono una regione capace di soddisfare tutti i tipi di viaggiatori.
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