(Foto AFP/SIR)

“Il mondo sta assistendo, giorno dopo giorno, a scene orribili di palestinesi che vengono uccisi a Gaza mentre cercano semplicemente di mangiare. Le équipe mediche di emergenza hanno confermato il trattamento di centinaia di casi di trauma. Solo ieri, decine di persone sono state dichiarate morte negli ospedali dopo che le forze israeliane hanno detto di aver aperto il fuoco. Questo è il risultato di una serie di scelte deliberate che hanno sistematicamente privato 2 milioni di persone dell’essenziale di cui hanno bisogno per sopravvivere. Mi associo all’appello del Segretario generale per indagini immediate e indipendenti. Non si tratta di incidenti isolati e i responsabili devono essere chiamati a risponderne”. È quanto dichiarato da Tom Fletcher, sottosegretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore degli Aiuti di emergenza (Ocha) delle Nazioni Unite riguardo alla distribuzione degli aiuti a Gaza. “Nessuno dovrebbe rischiare la vita per sfamare i propri figli. Dobbiamo avere la possibilità di fare il nostro lavoro: abbiamo le squadre, il piano, le forniture e l’esperienza”, ribadisce Fletcher che chiede di “aprire tutti i valichi, lasciare entrare aiuti salvavita su larga scala, da tutte le direzioni. Eliminare le restrizioni su cosa e quanto aiuto possiamo portare. Assicurare che i nostri convogli non siano bloccati da ritardi e rifiuti. Liberare gli ostaggi. Attuare il cessate il fuoco. Apprezziamo – conclude – il sostegno di un numero sempre maggiore di Stati membri che aderiscono al nostro appello: lasciateci lavorare”.

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