
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta presso la Loggia dei Mercanti di Ancona la cerimonia di premiazione della VII edizione del Premio “Storie di Alternanza e Competenze”, promosso da Unioncamere e dalle Camere di Commercio delle Marche, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il concorso mira a valorizzare le esperienze degli studenti nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), mettendo in luce i progetti più significativi nei campi della cittadinanza, del digitale, dell’inclusione e dello sviluppo personale. A distinguersi in questa edizione, nella sezione “Licei per percorsi PCTO”, sono state Denise Croci ed Eleonora Grossi, studentesse della classe 4ª D del Liceo Linguistico “Augusto Capriotti” di San Benedetto, che si sono aggiudicate il primo premio e un riconoscimento in denaro di 1.500 euro grazie al video “Come imparare ad essere se stessi”, realizzato nell’ambito del progetto “Prefigurare il Futuro”. In questa intervista, raccontano il percorso che le ha portate a riflettere su identità, emozioni e crescita personale.
Potreste raccontarci, in sintesi, cosa ha significato per voi partecipare al progetto “Prefigurare il Futuro” e cosa avete imparato di voi stesse durante questo percorso?
È stata un’esperienza formativa intensa, che ci ha permesso di riflettere su noi stesse, sulle nostre emozioni e sul nostro futuro. Abbiamo imparato ad ascoltarci con maggiore consapevolezza e a valorizzare la nostra unicità.
Nel vostro video “Come imparare ad essere se stessi” avete affrontato il tema dell’autoconsapevolezza. In che modo ritenete che questa consapevolezza personale possa influenzare le vostre scelte future, scolastiche e professionali?
L’autoconsapevolezza ci aiuta a riconoscere i nostri punti di forza e le nostre passioni, guidandoci verso scelte scolastiche e professionali più autentiche e coerenti con ciò che siamo davvero.
Secondo voi, quali sono oggi le competenze emotive più importanti per una studentessa? E quali sentite di aver sviluppato maggiormente durante il vostro percorso PCTO?
Empatia, gestione dello stress e consapevolezza di sé sono competenze fondamentali. Durante il PCTO, abbiamo sviluppato soprattutto l’ascolto attivo e la capacità di lavorare in gruppo, due qualità che riteniamo essenziali anche fuori dall’ambiente scolastico.
Quanto è stato importante, a vostro avviso, il supporto delle vostre docenti tutor e delle Funzioni Strumentali nell’affrontare e valorizzare il progetto?
È stato fondamentale. Le nostre docenti ci hanno accompagnate con sensibilità e competenza, incoraggiandoci a esprimerci liberamente e a credere nel valore del nostro lavoro.
Il premio ricevuto testimonia anche una notevole capacità di narrazione. Come avete strutturato il vostro video? Quali scelte comunicative avete ritenuto più efficaci per trasmettere il messaggio che desideravate?
Abbiamo scelto un linguaggio semplice ma profondo, alternando narrazione e immagini evocative. La sincerità è stata la chiave per trasmettere emozioni autentiche e coinvolgere chi ci ascolta.
Spesso i percorsi PCTO vengono percepiti dagli studenti come un obbligo. Cosa direste ai vostri coetanei per motivarli a vivere con entusiasmo e apertura queste esperienze?
Diremmo loro di cogliere queste esperienze come un’opportunità per conoscersi meglio e scoprire nuove possibilità. Non è solo un obbligo scolastico, ma un’occasione concreta di crescita personale.
Frequentate un Liceo Linguistico. Ritenete che il progetto abbia avuto un impatto anche sullo sviluppo delle vostre competenze linguistiche e comunicative, in particolare nella capacità di esprimere emozioni e concetti complessi?
Sì, il progetto ci ha sicuramente aiutate a migliorare nella comunicazione emotiva e nella capacità di esprimere pensieri complessi anche in contesti meno formali, ampliando il nostro bagaglio espressivo.
Il titolo del vostro video richiama una dimensione molto personale e profonda: “Come imparare ad essere se stessi”. Secondo voi, la scuola offre abbastanza spazio a questo tipo di formazione interiore? Se no, cosa si potrebbe migliorare?
La scuola non sempre offre uno spazio sufficiente per questo tipo di crescita personale. Sarebbe utile prevedere più momenti di riflessione e dialogo sulle emozioni e sull’identità, affinché ogni studente possa conoscersi e sentirsi ascoltato.
In un contesto educativo sempre più orientato alla tecnologia e all’innovazione, quanto ritenete importante coltivare anche le cosiddette “soft skills” come empatia, resilienza e capacità di lavorare in gruppo?
Sono competenze essenziali, tanto quanto quelle tecniche. In un mondo sempre più interconnesso, saper collaborare, comprendere gli altri e affrontare le difficoltà è decisivo per affrontare la complessità del presente e del futuro.
Guardando al vostro futuro, avete già un’idea del percorso universitario o professionale che vi piacerebbe intraprendere?
Alcune di noi stanno considerando percorsi in ambito psicologico, educativo o linguistico, con l’idea di aiutare gli altri e continuare a crescere anche come persone. L’esperienza del PCTO ci ha dato conferme preziose su ciò che davvero ci appassiona.
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