SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La gelosia, si sa, è stata spesso il motore emotivo che in varie epoche ha costituito l’argomento di opere teatrali e liriche, anche molto importanti.
Basti pensare alla profonda analisi che Shakespeare ne fa in “Otello“, al “Geloso avaro” di Goldoni dove il protagonista è oggetto di ironia e scherno, al melodramma giocoso “La scuola de’ gelosi” di Salieri ed a quelli veristi “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Pagliacci” di Leoncavallo. Forse prende ispirazione da quest’ultima opera il contemporaneo “Noi, due, quattro…” di Riccardo Panfili su libretto di Elisa Fuksas dove il tema della gelosia è inserito in un contesto moderno e platealmente esposto per il Maggio Musicale Fiorentino.
Non mancano commedie, certo non così pretenziose ma altrettanto valide, che affrontano la gelosia offrendone una visione comica: ne è un piacevole esempio “Sènza la gelòsia l’amòur al vòula vìa” di Annio Govoni che, in dialetto bolognese, esplora punti di vista opposti sulla questione.
Orbene, anche “I Saltaponti….rotti” hanno voluto compiere un viaggio sul tema della gelosia e, com’è ovvio, lo hanno fatto a modo loro, con ironia, forte caratterizzazione dei personaggi, analisi della natura umana e l’intento di fare riflettere con leggerezza su certe situazioni sempre attuali.
La Compagnia teatrale si è formata spontaneamente tra il gruppo adulti di Azione Cattolica della Parrocchia della Madonna del Suffragio che si trova nel quartiere Ponterotto di San Benedetto del Tronto: senza alcuna finalità di lucro e composta solo da volontari, una ventina tra attori e tecnici, ha iniziato ad operare immediatamente dopo la chiusura dello stato di emergenza per l’epidemia Covid. E’ animata dalla convinzione che il Teatro sia uno strumento di comprensione, per comprendere e farsi comprendere. Un mezzo privilegiato per gettare ponti tra “noi e gli altri”.
La prima esperienza è stata vissuta presso una comunità di monache Clarisse, negli spazi del Monastero di Santa Speranza, con la presentazione del celebre sketch “Arturo e Eufemia” e dell’atto unico autoprodotto “Scala C interno 3“. Memorabile rimane, nell’occasione, la seppur breve ma significativa esibizione del Parroco nella parte – guarda caso – di un sacerdote.
Rinfrancata da questo primo approccio ed ancora maggiormente motivata, la Compagnia ha intrapreso la strada della rappresentazione di vere e proprie commedie: nel 2023 ha portato in scena l’impegnativo “Nos son” liberamente tratto da un racconto di Gogol e, l’anno scorso, “Un dì con Dolòres“, commedia originale e divertente con testo e regia di Rosanna Fasola.
Della medesima autrice e regista è “Giù le mani da mio marito“, la commedia brillante in tre atti che andrà in scena a metà giugno e che, come detto, trae spunto dal tema della gelosia.
Per mantenere l’elemento di sorpresa e suspense non è possibile svelarne la trama. Va invece riferito che la situazione, dapprima del tutto banale, si evolve con intrecci sentimentali che si svelano gradualmente e situazioni grottesche che coinvolgono fino al finale “aperto” che lascia il pubblico con la possibilità di immaginare, a suo piacimento, il proseguimento della storia.
L’intera scena si svolge in un unico ambiente, quello dell’elegante soggiorno della famiglia di Orante Costantini, benestante proprietario della boutique “3 Chic“, dove troneggia un imponente camino opera dell’artista Roberto Angelini, già presidente del Quartiere Ponterotto, creativo presepista di fama nazionale e membro del direttivo della locale Sagra che si tiene in occasione dell’annuale Festa della Madonna del Suffragio.
I riferimenti sono tutti volutamente caserecci e fanno riferimento alla specifica zona di San Benedetto del Tronto ed al territorio rurale del Piceno.
GIU’ LE MANI DA MIO MARITO verrà portato in scena dalla Compagnia “I Saltaponti….rotti” sabato 14 giugno alle ore 21, con replica domenica 15 giugno alle ore 17,30 nel Teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto. L’ingresso è libero ma un’offerta è gradita e verrà devoluta a beneficio delle necessità della comunità parrocchiale.
0 commenti