SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Presso la Vicaria Montesanto della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, mercoledì 4 giugno si apre la “Porta di Speranza”: Insieme si può… a Sant’Egidio alla Vibrata.
Presiederanno l’evento i Sindaci Nunzio Amatucci e Cristina Di Pietro, la Dirigente scolastica Lucia Condolo. Concluderà l’incontro il Vescovo Gianpiero Palmieri con una riflessione sulla costruzione di un “Patto Educativo Territoriale”. Sono invitate tutte le Associazioni e l’intera cittadinanza.
Anche la piccola Vicaria abruzzese, in occasione dell’Anno del Giubileo della Speranza, apre simbolicamente una “Porta di Speranza” nel territorio che comprende i Comuni di Sant’Egidio alla Vibrata e Civitella del Tronto.
Un tempo fiorente polo industriale e manifatturiero, quest’area ha conosciuto negli ultimi decenni un progressivo declino dovuto alla delocalizzazione e alle difficoltà delle aree interne subappenniniche. Un cambiamento che ha generato, soprattutto tra le nuove generazioni, un crescente senso di smarrimento e disillusione.
La comunità cristiana si è interrogata profondamente, rilevando un deficit di speranza tra i più giovani, spesso incapaci di proiettarsi con fiducia verso il futuro e sempre più esposti a derive di facile e passeggera compensazione.
Eppure, senza cedere a nostalgie del passato, sono emersi segni concreti di speranza. L’evento del 4 giugno nasce proprio con l’intento di farli emergere e valorizzare: sono le scuole, le associazioni, i gruppi sportivi, gli educatori parrocchiali, i comitati festa e tante altre realtà – oltre 70 solo nel territorio di Sant’Egidio – che ogni giorno operano in silenzio e con dedizione.
I primi incontri tra queste realtà hanno evidenziato il bisogno e il desiderio di “fare rete”. Da qui nasce il senso profondo della “Porta di Speranza” e del suo titolo: “Insieme si può…”.
Insieme si può voler bene al proprio territorio, prendersi cura delle persone – giovani in primis, ma anche anziani – riconoscendo che ciascuno è responsabile dell’altro. Perché il bene che sboccia, ovunque lo si trovi, riguarda tutti.
Educare è un compito condiviso: educa la famiglia, la scuola, la parrocchia, il gruppo sportivo, il vicino di casa. Ogni persona, ogni membro della comunità, è al tempo stesso educatore ed educando. Scuole, parrocchie e associazioni non sono entità separate, ma parti vive di un unico tessuto sociale.
In questo spirito, la Vicaria ha raccolto l’esortazione del Vescovo Gianpiero Palmieri ad aprire “Porte di Speranza” nei territori delle diocesi di Ascoli e San Benedetto. Porte che non solo simboleggiano una speranza cristiana fondata nel Cielo, ma vogliono anche rendere visibile la speranza concreta, già operante nelle comunità.
“Fare rete è fare meglio il bene”: il 4 giugno sarà l’occasione per far emergere il valore del bene condiviso, da accogliere e riconoscere nella sua molteplicità – che si tratti di un’insegnante, di un educatore, di un gruppo sportivo o di un’associazione.
Questo percorso culminerà nell’autunno con la sottoscrizione di un Patto Educativo Territoriale, frutto della collaborazione tra tutte le realtà sociali e civiche del territorio.
Tutti i cittadini, le istituzioni e le associazioni sono caldamente invitati a partecipare all’incontro che si terrà nella Sala del Consiglio Comunale di Sant’Egidio alla Vibrata.
Una Porta di Speranza si apre – e resterà simbolicamente aperta fino all’autunno – per custodire e coltivare il bene che già esiste, ma che spesso non riusciamo a vedere.
“Insieme si può…”
Significa rendere visibile il bene che c’è, per la gioia e il futuro di tutti.
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