ACQUASANTA TERME – La performance conclusiva del laboratorio “Fili di Memorie” non è solo l’atto finale di un percorso, ma un nuovo inizio, radicato in una lunga storia di ascolto, comunità e resilienza. Questo progetto ha infatti preso vita per la prima volta nel 2018, come risposta delicata e creativa alle ferite lasciate dal terremoto del 2016, che ha profondamente segnato Acquasanta Terme.

Dal 2018 ad oggi, Fili di Memorie ha continuato a crescere, evolversi, attraversare generazioni, dando spazio alle voci spesso dimenticate e intrecciandole con lo sguardo fresco dei più giovani.

In questa edizione – promossa da Anteas Marche APS in collaborazione con la Scuola Secondaria di I grado “Nicola Amici” di Acquasanta Terme e sostenuta dal Progetto Radici – Regione Marche – ragazzi, volontari e formatori hanno condiviso un ciclo gratuito di incontri di scrittura creativa e autobiografica per dare forma a storie vere, condivise, vive.

Guidati dalla psicologa e formatrice Claudia Battistoni, dal teologo e sacerdote Don Gian Luca Pelliccioni e dall’insegnante e operatrice di teatro sociale Katiuscia Triberti, i partecipanti hanno coltivato un terreno di ascolto, memoria e relazione.

Il 30 maggio, i Giardini Pubblici di Acquasanta Terme si trasformeranno in un percorso narrativo immersivo e itinerante. Il pubblico, accolto in piccoli gruppi, sarà guidato lungo un filo rosso che unisce cinque tappe di racconto, ognuna abitata da storie, oggetti simbolici e installazioni visive.

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