“Sia sempre tutelata e promossa l’infinita dignità della persona dal concepimento alla morte naturale”. È quanto affermano i vescovi italiani nel Comunicato finale del Consiglio episcopale permanente della Cei, conclusosi oggi a Roma sotto la guida del card. Matteo Zuppi. A partire dalle recenti sentenze della Corte costituzionale, i presuli sottolineano l’urgenza di uno sguardo integrale sui diritti umani, specie nei momenti di massima vulnerabilità. L’interesse primario del bambino, affermano, è “essere incluso in un progetto genitoriale che comprende la figura materna e quella paterna”; allo stesso tempo, occorre “far sì che il momento terminale della vita sia vissuto con dignità nella cura e nell’accompagnamento amorevole”. Da qui, l’appello a dare “completa attuazione alla legge sulle cure palliative”, riconosciuta come strumento concreto per affermare il valore della vita anche nella sofferenza.