“Alla radice di ogni vocazione c’è Dio: la sua misericordia, la sua bontà, generosa come quella di una madre, che naturalmente, attraverso il suo stesso corpo, nutre il suo bambino quando è ancora incapace di alimentarsi da solo”.

Nella sua visita al sepolcro di San Paolo, nella basilica di San Paolo fuori le mura, il Papa ha affidato l’inizio del suo pontificato “all’intercessione dell’apostolo delle genti”, che dice prima di tutto di aver avuto da Dio la grazia della chiamata, cioè “riconosce che il suo incontro con Cristo e il suo ministero sono legati all’amore con cui Dio lo ha preceduto, chiamandolo ad un’esistenza nuova mentre era ancora lontano dal Vangelo e perseguitava la Chiesa”. Poi, nell’omelia, la citazione di un altro convertito, Sant’Agostino: “Cosa potremo noi scegliere, se prima non siamo stati scelti noi stessi? In effetti, se non siamo stati prima amati, non possiamo nemmeno amare”.

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