La rapida escalation di violenza degli ultimi giorni a Tripoli e dintorni minaccia di avere un impatto su quasi mezzo milione di bambini. Pesanti scontri sono scoppiati in diversi quartieri, che, secondo le notizie, hanno provocato vittime tra i civili tra cui almeno un bambino ferito in condizioni critiche. Le infrastrutture civili sono state colpite dal fuoco incrociato e bambini e famiglie sono rimasti intrappolati nelle aree interessate dal conflitto. L’Unicef ha ricevuto segnalazioni che “bambini, famiglie e personale medico sono rimasti intrappolati negli ospedali per ore, anche all’interno dell’ospedale pediatrico di Al Jalaa, mentre i combattimenti si avvicinavano. Per diverse ore, i servizi di emergenza non hanno potuto accedere alla struttura per fornire l’assistenza necessaria. Le famiglie riferiscono di un’estrema angoscia dei loro figli a causa delle violenze”.
L’Unicef chiede a tutte le parti in causa di “rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per proteggere i bambini e le infrastrutture su cui fanno affidamento. Chiediamo una cessazione duratura delle ostilità per garantire la sicurezza e il benessere di ogni bambino”.
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