Di Giuseppe Muolo
L’attesa è finita. La sospensione è terminata. Dopo i tre mesi di stop per il caso Clostebol, il popolo del Foro Italico potrà finalmente riabbracciare il numero uno del mondo. Oggi al via quello maschile, con Sinner che tornerà a giocare una partita ufficiale verso la fine di questa settimana. Le finali sono fissate rispettivamente al 17 e al 18 maggio.
Jannik troverà un Foro Italico completamente rinnovato. Tra i grandi cambiamenti, i tre nuovi campi allestiti all’interno dello stadio dei Marmi “Pietro Mennea”: due da 800 posti e la “SuperTennis Arena” da 3000 posti. In questi giorni, tante le persone che hanno già cominciato a riempirli per assistere agli allenamenti degli altri azzurri. Perché l’Italia del tennis non è solo Sinner. Per adesso, sono ventitre in tutto gli italiani e le italiane che scenderanno in campo.
Tra i maschi, grande attesa per Lorenzo Musetti, fresco top 10, reduce dalla semifinale del torneo di Madrid. Il tennista carrarese, attualmente ottavo del ranking Atp, è il nono italiano di sempre a raggiungere le prime dieci posizioni della classifica. In un tennis sempre più incentrato esclusivamente sulla potenza, il suo gioco a tutto campo, condito da “gesti bianchi” e da un ormai redivivo rovescio a una mano (colpo che sta via via scomparendo), è una boccata d’aria per il circuito. I tifosi già cominciano a sognare una finale tutta italiana con Sinner. I due, in realtà, si sono già incontrati sulla terra rossa del Foro. Era il 2019 e quasi nessuno li conosceva. Si sfidarono nella semifinale delle prequalificazioni degli Internazionali. La spuntò Jannik, che poi in quell’edizione vinse la sua prima partita in un torneo Atp. A distanza di 6 anni, torneranno entrambi nella Capitale da top 10.
Fiato sospeso invece per Matteo Berrettini. Il romano ha dovuto abbandonare il torneo di Madrid per un infortunio agli addominali. Il silenzio social sta preoccupando i tifosi, così come il ritiro dal torneo di doppio che avrebbe dovuto giocare al Foro con il fratello Jacopo.
Tra gli altri romani presenti, ci saranno Matteo Gigante e Flavio Cobolli, che ha avuto anche un passato come promettente calciatore nella primavera della Roma, prima di scegliere il tennis. Il suo mentore era un certo Bruno Conti. Ci saranno poi Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Luciano Darderi, Mattia Bellucci, Francesco Passaro, Luca Nardi, Fabio Fognini e Federico Cinà, diciassettenne, da molti considerato come la nuova promessa azzurra. Ha respirato tennis fin dalla pancia della mamma. Suo papà è stato lo storico allenatore di Roberta Vinci, la tennista salentina finalista agli Us Open 2015.
Cinà è grande amico di Tyra Caterina Grant, altra grande stella del tennis tricolore del futuro. Nata a Roma, ha sia il passaporto americano (il papà è l’ex cestista Tyrone Grant), sia quello italiano (la mamma è di Vigevano), ma proprio ieri ha ufficializzato che giocherà agli Internazionali con la bandiera azzurra. La stessa che hanno sventolato al Foro l’anno scorso Jasmine Paolini e Sara Errani, quando conquistarono il torneo di doppio, e a Parigi dopo qualche mese, quando vinsero la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Anche quest’anno proveranno a centrare il trofeo, con la numero uno d’Italia che sogna di sfondare pure nel singolare.
Insieme a loro, anche Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto, Lucrezia Stefanini, Nuria Brancaccio, Giorgia Pedone, Federica Urgesi e Arianna Zucchini. Mai nessuna tennista è riuscita nell’impresa di vincere il torneo. Mentre una vittoria nel singolare maschile manca dal 1976, quando Panatta sconfisse l’argentino Guillermo Vilas. Ma con una squadra così, l’Italia può sognare a occhi aperti.
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