“Lo spirito di Nicea deve nuovamente innescare una linfa salvifica nell’annuncio cristiano”. Lo ha affermato il patriarca ecumenico Bartolomeo, arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma, nell’omelia pronunciata Giovedì 1° Maggio, nella basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, durante l’incontro di preghiera ecumenica su invito dell’arcivescovo di Capua e Caserta, mons. Pietro Lagnese.
“La commemorazione del Santo e Grande Concilio di Nicea, dell’anno 325, non è importante solamente per ricordare un avvenimento nella storia della Chiesa”, ha spiegato il patriarca, “ma questa grande Assise dei 318 Santi Padri dell’Oriente e dell’Occidente rappresenta un passaggio dal sistema locale della Chiesa a quello più universale, capace di rappresentare con ‘canoni’ l’insegnamento della Chiesa che proviene direttamente dagli Apostoli”.
Riferendosi al valore del sistema sinodale, ha sottolineato che “la verità non è mai la posizione di una singola persona”. Ricordando il desiderio condiviso con Bergoglio, il patriarca ha concluso: “Con Papa Francesco di beata memoria, avevamo tante volte cercato vie di soluzione per giungere ad una comune data per la Pasqua. Dio voglia che questi sforzi possano continuare con il nuovo Vescovo di Roma, sul quale fin da ora, in preghiera, invochiamo lo Spirito Santo”.
0 commenti