(Foto AFP/SIR)

“La decisione del governo ci costringe a ripensare come servire le necessità di chi cerca rifugio dalla violenza e dalla persecuzione”. Lo afferma l’arcivescovo Timothy P. Broglio, presidente della Conferenza episcopale statunitense (Usccb), annunciando che l’organismo non rinnoverà gli accordi di cooperazione con il governo federale relativi ai servizi per i minori e al sostegno ai rifugiati. “Oggi la Usccb fa il doloroso annuncio che non rinnoveremo gli accordi esistenti”, spiega il presule. La decisione è arrivata dopo la sospensione da parte del governo degli accordi di reinsediamento, che ha “drasticamente ridotto” i programmi. “Non possiamo sostenere il lavoro ai livelli attuali o nella forma attuale”, osserva Broglio: “Mentre gli accordi si chiudono, lavoreremo per trovare mezzi alternativi di supporto per le persone già ammesse”. L’Usccb, sottolinea, continuerà a “promuovere riforme politiche che assicurino processi ordinati e sicuri di immigrazione, garantendo la sicurezza di tutti”. “Il Vangelo resta la nostra guida”, conclude mons Broglio, esortando i fedeli a “pregare per la grazia di trovare nuovi modi per portare speranza dove è più necessaria”.

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